di Redazione. – Soltanto pochi giorni dopo dal suo ricovero presso il reparto di pneumologia dell’Ospedale Civico di Palermo e il successivo aggravarsi delle condizioni di salute a causa di una polmonite si è spento il “bomber di Italia ’90” Totò Schillaci. Aveva subito anche due interventi per un tumore al colon retto diagnosticato nel 2020. Il famoso calciatore, ancora nei cuori dei fan palermitani e della Nazionale’ era nato a Palermo nel dicembre del 1964 e si era sposato due volte: con Rita Bonaccorso nel 1987 separandosi poi nel 1995 e nel 2012 con la modella Barbara Lombardo con la quale ha avuto tre figli: Jessica, Mattia e Nicola. Il suo cuore ha cessato di battere alle ore 09:55 dello scorso mercoledì 18 settembre. La camera ardente è stata allestita allo stadio Renzo Barbera di Palermo per volere del Sindaco Roberto Lagalla, il quale ha dichiarato: ”Con la prematura scomparsa di Totò Schillaci, la città piange la perdita del calciatore palermitano più rappresentativo della storia a livello mondiale”. Il calciatore era cresciuto nel quartiere della periferia palermitana nord-occidentale dell’area amministrativa di San Giovanni Apostolo conosciuta anche come Centro Espansione Periferica. Il suo esordio calcistico è avvenuto nelle giovanili dell’AMAT Palermo. Nel 1982 fu acquistato dal Messina, allenata da Franco Scoglio, che era in Serie C2 e con la quale raggiunse la promozione in Serie B nel Campionato 1985-86 segnando 11 goal. Nella stagione successiva realizzò 13 reti. Nel Campionato 1988-89, con l’allenatore Zdeněk Zeman divenne capocannoniere del campionato cadetto con ben 23 goal. Fu acquistato per 6 miliardi di Lire dalla Juventus nel 1989 dove ben presto fu titolare realizzando 15 gol in 30 partite di campionato e, per tale ragione, gli venne affibbiato il soprannome di ‘Totò-Gol’. Per le sue ottime doti da attaccante diede un fondamentale contributo alla squadra bianconera che conquistò sia la Coppa Italia che la Coppa UEFA superando il Milan nella finale tutta italiana. Per tali straordinarie prestazioni fu convocato dal C.T della Nazionale Azeglio Vicini per disputare il Campionato del Mondo che proprio nel ’90 era stato assegnato all’Italia. In quell’occasione realizzò ben 6 goal e divenne così il Capocannoniere del Mondiale e in più gli venne assegnato sia il Pallone d’Oro che la Scarpa d’Oro Adidas. In quei Mondiali Totò Schillaci partì dalla panchina come riserva di Andrea Carnevale subentrando intorno alla metà del Secondo Tempo contro l’Austria e segnò il famoso goal di testa dopo soli 4 minuti dal suo ingresso. Segnò anche contro Cecoslovacchia, Uruguay, e Irlanda. L’Italia perse però la semifinale contro l’Argentina di Maradona e nella ‘finalina’ contro l’Inghilterra, per il 3° e 4° posto, disputatasi nello Stadio di Bari, Roberto Baggio gli fece tirare il calcio di rigore permettendo all’Italia di vincere l’incontro per 2 a 1. Dopo la stagione 1991-92 con l’arrivo di Gianluca Vialli alla Juve venne ceduto per 8,5 miliardi di lire all’Inter dove giocò per due stagioni realizzando 11 goal in 30 partite contribuendo, inoltre, alla vittoria nella Stagione 1993-94 della Coppa UEFA. Nel 1994, nell’era pre-Bosnam, si recò in Giappone poiché messo ai margini della squadra dove con la maglia del Júbilo Iwata segnò in totale 56 goal in 78 partite. Disputò con la Nazionale altre otto partite delle quali l’ultima nel 1991 contro la Bulgaria. Partecipò alla Qualificazioni dei Campionati Europei del 1992 e segnò la sua ultima rete in Nazionale il 5 giugno 1992 contro la Norvegia purtroppo finita con la sconfitta per 2 a 1. Dopo il suo ritiro dal Calcio partecipò a vari spettacoli televisivi e fece anche parte con altri ex calciatori al Film “Amore, bugie & calcetto”. Si candidò per la carica di Consigliere Comunale alle elezioni amministrative del 1997 dove fu eletto, ma si dimise dopo due anni. Ai suoi funerali erano presenti oltre all’ex Presidente della FIGC Antonio Matarrese, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ed altre alte autorità locali e regionali, anche i suoi ex compagni della Nazionale: Gigi De Agostini, Beppe Bergomi. L’ex portiere della Juventus e della Nazionale Stefano Tacconi, ospite nella recente puntata di ‘Domenica In’, si è commosso nel ricordare Totò Schillaci per la sua amicizia, ma anche per essere stato un galantuomo e persona umile.