di LORENZO PACIOTTI – In Qatar, nazione che negli ultimi tempi è stata sotto i riflettori per via della sua candidatura – e vittoria – come nazione ospitante dei Mondiali di calcio nel 2022, è in via di costruzione una nuova città (che, oltretutto, dovrebbe ospitare alcune delle partite del campionato sopraccitato). Il suo nome è (o meglio sarà) Lusail, e sorgerà sulla costa a circa 15 chilometri dalla capitale Doha.
Il progetto ha fatto molto parlare, soprattutto perché si tratterà della prima città al mondo a impatto zero sull’ambiente. Sono di grande impatto visivo le simulazioni virtuali che mostrano lucenti grattacieli in una imponente skyline, numerosi giardini che costellano le strade e il deserto tutt’intorno, tuttavia è ancora più impressionante (e naturalmente sono tutt’altro che pochi gli scettici al riguardo) l’idea che l’intero centro abitato si baserà su una rigorosissima ecosostenibilità. Difatti a Lusail gli spazi aperti costituiranno perfino il 17% della superficie totale (si pensi che nel distretto in questo senso meglio fornito, il Fox Hills District, è prevista la realizzazione di ben 33 parchi). Oltre a ciò, la città disporrà di una linea tramviaria, di due porti turistici, di varie zone residenziali, di più di venti hotel, di numerosi centri commerciali, di stazioni balneari e di svariate attività di lusso.
Grande attenzione è stata poi data all’acqua, che nel clima desertico della penisola araba, ovviamente, scarseggia: per questo, Lusail avrà in dotazione un sistema di razionalizzazione dell’acqua all’avanguardia, in modo da sfruttare al massimo le poche precipitazioni annue. Le aree verdi saranno composte da piante endemiche, e il paesaggio sarà formato perlopiù da prati e vegetazione (55%) e in secondo luogo da giardini rocciosi (45%).
Infine, nel progetto di Lusail si è anche guardato all’ambiente preesistente: alcune infrastrutture garantiranno un contenimento dei venti sabbiosi provenienti da settentrione, e la flora e la fauna marina (la città, infatti, si estenderà per un totale di 27 chilometri oltre la costa) saranno protette da una barriera corallina artificiale.
In definitiva, anche se questa nuova città programmata ha destato numerose polemiche, sembrerebbe possedere numerosi aspetti positivi: resta solamente da vedere se le idee riusciranno a divenire realtà senza deteriorarsi, dato che, come molti hanno fatto notare, pare un progetto “troppo bello per essere vero”.