La povertà è spesso dettata dalla mancanza di beni di prima necessità che, diciamolo, spesso si tendono a dare per scontati. Questi sono cibo, acqua pulita e cure mediche di qualità che consentano un tenore di vita sano e accettabile. Al giorno d’oggi, secondo i dati del World Food Programme, 795 milioni di persone nel mondo soffrono la fame. Stando all’analisi realizzata dalla FAO, gli sprechi alimentari nel mondo ammontano a più di 1,3 miliardi di tonnellate all’anno, pari a circa un terzo della produzione totale. Insomma, su 3,9 miliardi di tonnellate di alimenti prodotti, 1,3 finiscono nella spazzatura.
Il 17 ottobre si è celebrata la Giornata Mondiale per l’eliminazione della povertà, giunta quest’anno alla sua trentesima edizione. La celebrazione, in questo giorno dell’anno, venne decisa ed istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1992. La data cade nell’anniversario di una delle più note e importanti manifestazioni contro la povertà tenutasi il 17 ottobre 1987, quando centomila persone si radunarono a Parigi rispondendo all’appello del sacerdote Joseph Wresinski, fondatore del Movimento per i diritti umani ATD Quarto Mondo. E proprio a Parigi, nel 1948, fu sottoscritta la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo per chiedere all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di riconoscere nella povertà una violazione dei diritti umani. L’eliminazione della povertà è anche l’obiettivo numero 1 dei cosiddetti Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’Agenda ONU 2030.
In occasione della ricorrenza di tale evento tutte le classi del nostro istituto sono state invitate a riflettere su quelle che sono le cause che, ancora nel Terzo Millennio ci impediscono di eliminare, o per lo meno cercare di contrastare in qualche modo, la povertà nel mondo. Per sensibilizzare la platea scolastica nei confronti dei più bisognosi e, allo stesso tempo, aiutare nel nostro piccolo quest’ultimi, l’Istituto “Alfonso Gallo” si è impegnato concretamente ad avviare una raccolta di alimenti non deperibili, quali scatolame, pasta, riso, latte a lunga conservazione da destinare alla Caritas Aversana.
Con questa iniziativa si spera, grazie alla forte risposta dei ragazzi, di poter riorganizzare altre raccolte, affinché questo piccolo gesto da parte di ognuno di noi possa essere d’esempio e possa far aprire gli occhi su una delle problematiche che colpisce, sfortunatamente, una buona parte del nostro pianeta e, soprattutto, ci faccia rendere conto della fortuna di avere un tetto, un pasto e una famiglia con cui stare.
A cura di
ORLANDO IOVENE, MARTINA MAZZA, VINCENZO PERRONE, MARIA MUNNO
(5^E AFM)
Lotta alla povertà. Gli studenti del “Gallo” ci provano
di IL GALLO STRILLONE ON LINE - AVERSA (CE)|
2022-11-08T18:16:12+01:00
8-11-2022 18:12|Alboscuole|0 Commenti