Alex Ficociello 3B-

Cosi Jane Elliott, ex insegnante elementare, attivista dell’antirazzismo e dei diritti LGBT inizia il suo discorso durante un’intervista ad Al Jazeera America, noto canale televisivo di notizie americano, nel 2018. L’odio è uno dei peggiori sentimenti che l’uomo possa provare verso un proprio simile. Un sentimento distruttivo che genera reazioni di vendetta e aggressività. L’odio si sviluppa nel grembo di persone ignoranti; si odia perché non si comprende abbastanza, non si conosce, non si giustifica, perché ci si lascia influenzare dal parere altrui, non prendendo in considerazione, opinioni, pensieri e cultura personale. Esso è oramai all’ordine del giorno, in ogni singolo momento, incrementato anche dall’utilizzo dei famosissimi social network (tra i più importanti a livello mondiale troviamo: Facebook, Instagram e Twitter). La Rete si presenta continuamente come un vero campo di battaglia tra i diversi utenti atteggiati in comportamenti di violenza. Questo fenomeno delinea perfettamente la presenza dei famosissimi “haters” o utilizzando il termine italiano “leoni da tastiera”; grazie alle piattaforme online, un messaggio violento, che incita all’odio, può fare il giro del mondo in pochi secondi ed impressionare milioni di persone nella parte opposta del globo. Purtroppo l’odio verbale non rimane confinato nella realtà di Internet, ma ha conseguenze spesso devastanti sulla vita quotidiana. Esse dirigono specialmente i più deboli ad atti estremi, causando nella maggior parte dei casi tragedie atroci. L’odio si presenta anche su un panorama molto più ampio: quello politico; ce ne rendiamo conto, volgendo lo sguardo al passato o notando con molta attenzione gli avvenimenti della nostra politica, caratterizzata da interminabili e continue lotte propagandistiche, attraverso un linguaggio sempre più selettivo tra i diversi leader della scena parlamentare e senatoria. L’odio, quindi, prende piede in qualsiasi contesto e contenuto. Lo si può superare soltanto con l’esperienza, il rispetto verso il prossimo e con la conoscenza dei propri diritti e doveri, anche grazie all’aiuto delle grandi Istituzioni, come il Parlamento Europeo che ha attivato un’iniziativa conosciuta al mondo come “NO HATE SPEECH MOVEMENT” che cerca di diffondere una sensibilitàmaggiore e un atteggiamento contrastante a tutte le forme di odio.

<< … è ora di superare questa cosa e dobbiamo farlo al più presto. >>

(in intervista “Al Jazeera America di Jane Elliott)