di Raffaela Carrese
Anche se la stagione più fredda dell’anno si è conclusa, si continuano a vedere persone che indossano le cosiddette “hoodie”, termine anglosassone inventato negli anni 90 per indicare le famosissime felpe col cappuccio. All’epoca aveva un significato negativo, era infatti associata alla microcriminalità ed era indossata da rapper e da ballerini di breakdance.
Dagli anni Duemila, però, la felpa con cappuccio è entrata a far parte anche della moda di lusso, come tutti gli indumenti dello streetwear in generale, cioè il modo di vestire della strada, caratterizzato da l’utilizzo di pantaloni larghi, scarpe da ginnastica, berretti, magliette e, appunto, felpe. Le hoodie, però, non sono un invenzione dell’ultimo secolo, persino i monaci medievali indossavano delle tuniche con il cappuccio, le cosiddette “cocolle” , ma anche i contadini indossavano i “capperoni”, ossia delle mantelle risalenti al Basso Medioevo che, grazie al loro ampio cappuccio, venivano utilizzate per ripararsi dal maltempo. L’innovazione avvenne nel 1926 grazie ad un giocatore di football, Benjamin Russel Jr, il quale aveva chiesto al fondatore di un’agenzia tessile di trovare un’alternativa ai maglioni di lana, i quali pizzicavano e irritavano la pelle. Così venne creata la prima felpa girocollo, che aveva la funzione di raccogliere il sudore dal collo. L’idea di fabbricare delle felpe col cappuccio arrivó solo negli anni 30 dall’agenzia Champion che pensò, viste le temperature rigide a New York, un indumento per ripararsi dal freddo. In seguito inventò la felpa a canguro, con la tasca davanti; prima di essa, infatti, le felpe non avevano né le tasche frontali, né le tasche laterali.
Le felpe iniziarono a diventare popolari tra gli anni Cinquanta e Sessanta grazie al loro utilizzo nei college americani, dove iniziarono a inciderci sopra il nome dell’istituto, diventando un vero e proprio simbolo di appartenenza. Di conseguenza non tardò l’interesse da parte delle grandi aziende di moda: prima tra esse fu Vivienne Westwood, che fece sfilare in passerella delle modelle che indossavano felpe con cappuccio decorate con stampe vittoriane. Un‘ulteriore incremento di popolarità della hoodie si verificò quando nel 1976, sul grande schermo, si vedeva il personaggio di Rocky Balboa allenarsi nella fredda Philadelphia con una felpa grigia con il cappuccio. Tra i primi ad aver presentato alle sfilate felpe di lusso ci fu il giapponese Yohji Yamamoto nella collezione Y-3, realizzata in collaborazione con Adidas, seguito da altri brand di altissimo livello come Rick Owens, Maison Margiela e Off-White.
Nell’ultimo decennio invece, l’icona che viene accostata più spesso alla parola hoodie è Kanye West, rapper e imprenditore il quale ha posto la felpa con cappuccio al centro delle proprie collezioni ispirando a catena tantissimi brand.
La hoodie con il passare degli anni è diventata un capo sempre più iconico ed essenziale nell’armadio degli amanti del fashion e i brand fanno a gara a chi riesce ad innovare e a presentare dei modelli sempre più tecnologici e all’avanguardia.