di Chiarabini Carlotta – 1A
Con l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, il mondo è cambiato, in particolare lo sport.
Nel periodo di lockdown, come tutti i settori, anche gli sport hanno subito un momento di stop e, di conseguenza, a noi ragazzi è mancata anche la libertà di andare a fare attività sportiva senza preoccupazioni.
Con il passare del tempo, dopo l’estate, piano piano lo sport ha iniziato di nuovo a “rinascere”; infatti abbiamo assistito ad una ripresa degli sport a carattere individuale ed in seguito di quelli collettivi (calcio, basket, volley, ecc..). Tuttavia, anche gli sport collettivi vengono svolti prevalentemente in forma individuale, rispettando i protocolli di sicurezza che prevedono il mantenimento della distanza tra i soggetti, il lavaggio frequente delle mani, l’obbligo della misurazione della temperatura corporea e il divieto di assembramenti in qualsiasi luogo.
Solamente alcune competizioni professionistiche (esempio serie A di Calcio) hanno potuto riprendere una quasi regolare attività, ma senza la presenza di pubblico e soprattutto dovendo seguire un protocollo sanitario che prevede l’effettuazione di tamponi molto frequenti. Un altro aspetto fondamentale riguarda il cosiddetto “tracciamento”, ossia, quando si verifica un caso positivo al Covid, occorre risalire ai contatti diretti per porli in isolamento o quarantena con l’impossibilità di uscire e fare una vita normale.
Nonostante lo sport oggi non sia uguale a quello di prima, è importantissimo farlo praticare a tutti i ragazzi per fargli capire il valore sociale che esso rappresenta. Lo stare tutto il giorno chiusi in casa potrebbe rappresentare un pericolo per tutti noi, in quanto abbiamo bisogno di respirare aria pulita e stare in movimento, fare passeggiate lungo le nostre strade, esplorare la natura e capire quanto sia bella.
Sport quindi non solo come competizione, ma anche come momento di socializzazione, come divertimento , anche se con il rispetto delle regole attuali.
Speriamo che il governo Italiano dia il giusto sostegno alla pratica sportiva, aiutando le tante associazioni che lo promuovono. Noi ci crediamo!