Uno dei più grandi mali della società di oggi è l’inquinamento. La proliferazione delle industrie, gli allevamenti e le colture intensive, i disboscamenti per fare spazio a città sempre più grandi o per produrre legname, lo sfruttamento di risorse primarie non rinnovabili e inquinanti non solo hanno modificato l’ambiente naturale, ma hanno inciso profondamente sullo stato di salute stesso della Terra, tanto che adesso stiamo iniziando ad accorgerci delle conseguenze. L’uomo ha anche contribuito a inquinare profondamente il nostro pianeta, inizialmente non curandosi molto dell’impatto ambientale. Oggi si è finalmente capito che l’inquinamento è la principale causa dei cambiamenti climatici, in particolare del riscaldamento globale, ossia l’aumento della temperatura terrestre. Pensiamo a quanto siano inquinati il mare e i fiumi, a tutti gli animali costretti a migrare o che muoiono a causa dell’inquinamento, così come all’uso senza regole dei fertilizzanti usati in agricoltura. Ci si dovrebbe accapponare la pelle. Un altro grande problema inquinante è lo smaltimento dei rifiuti non biodegradabili o delle sostanze radioattive che sono nocive sia per l’ambiente che per tutti gli esseri viventi. Anche la deforestazione è un grave problema, in quanto porta il terreno ad essere più debole e soggetto a frane. “L’acqua e l’aria, i due fluidi essenziali da cui dipende tutta la vita, sono diventati bidoni della spazzatura a livello mondiale” come dice Jacques-Yves Cousteau. Fare la raccolta differenziata, non buttare cartacce o gomme da masticare in terra, usare la bicicletta o andare a piedi quando è possibile invece di usare l’auto sono tutte buone abitudini con cui potremmo salvare il pianeta. Spesso ciò che ci manca è la forza di volontà.