//L’inquinamento dell’aria

L’inquinamento dell’aria

di | 2020-05-30T22:17:38+02:00 30-5-2020 22:17|Alboscuole|0 Commenti
Quali sono le cause e le conseguenze del rilascio di tutte quelle sostanze nocive nell’atmosfera? Quali sono i rimedi che si possono attuare? Inquinamento dell’aria: gas provenienti dagli scarichi delle auto, fumi tossici che fuoriescono dalle fabbriche, impianti di incenerimento che rilasciano nell’aria monossido di carbonio (CO), azoto (Nox), zolfo (So2), benzene e ancora idrocarburi e tutte quelle sostanze che sono dannose e modificano la nostra aria. Il problema dell’inquinamento dell’aria è nato dal momento in cui l’uomo ha deciso di sfruttare le risorse non rinnovabili che il nostro pianeta ci ha offerto (come le risorse fossili). Inquinamento atmosferico Per inquinamento atmosferico si intende per l’appunto la presenza di sostanze chimiche gassose che modificano e alterno la struttura naturale dell’atmosfera terrestre. Qualunque sostanza che modifica la composizione dell’aria può essere considerata sostanza inquinante. Gli agenti inquinanti sono generalmente classificati in base alla loro origine: fonti naturali; fonti antropiche. Le sostanze che derivano da fonti naturali sono ad esempio le eruzioni vulcaniche (SO2), fonti incendiarie (PM10) oppure dalla decomposizione di composti organici. Per quanto invece concerne le fonti di nquinamento antropiche consistono in tutte quelle attività dell’uomo che producono l’inquinamento dell’aria come ad esempio il traffico delle automobili, il riscaldamento domestico, gas provenienti dalle industrie e ancora dalle attività artigianali. Cause Le principali cause dell’inquinamento dell’aria sono dovute alle attività umane. I trasporti è una delle maggiori attività dell’uomo con la quale produce alti livelli di smog nell’aria. L’inquinamento proveniente dalle auto dipende molto dal tipo di combustibile utilizzato: autoveicoli a benzina producono emissioni di anidride carbonica (CO2) e NOx; autoveicoli a metano e GPL producono principalmente particolato (PM10), idrocarburi(HC), ossidi di azoto (NOx), biossido di zolfo (SO2). Basti pensare che ogni anno sono sempre in costante aumento il numero di immatricolazioni di nuove auto. Le cause dell’inquinamento dell’aria non finiscono qui, oltre al settore dei veicoli ci sono diverse fonti antropiche derivante appunto dall’attività umana come il riscaldamento domestico anche qui gli agenti emessi dipendono dal combustibile utilizzato e dalla tipologia del riscaldamento. Per non parlare del settore dell’industria dal quale provengono ingenti quantità di solventi, nebbie acide, metalli pesanti e polveri rilasciate dalla lavorazione delle macchine. Altri agenti inquinanti provengono anche dal settore dell’agricoltura e del trattamento dei rifiuti. Conseguenze L’impatto sull’ambiente di queste sostanze inquinanti hanno due conseguenze principali: impatto sull’ambiente; impatto sulla salute dell’uomo. Per quanto riguarda i danni sulla salute dell’uomo l’inquinamento dell’aria comporta alte concentrazioni di agenti che interferiscono con l’attività polmonare dell’uomo. Aumento di malattie respiratorie come bronchiti, asma, enfisemi, malattie cardiovascolari e ancora la formazione di neoplasie maligne (cancro polmonare e leucemie). Più del 50% della popolazione che vive nei grandi centri urbani è esposta a livelli di PM10 superiore alla media. Per quanto invece riguarda i danni all’ambiente possiamo elencare tre tipologie principali di conseguenze: buco dell’ozono; effetto serra; piogge acide. In questi anni l’ozono è diventato un problema sempre più crescente. L’ozono infatti è una sostanza importante sia per la terra che per gli essere umani consiste infatti in uno schermo naturale per le radiazioni ultraviolette (UV) provenienti dal sole. Da alcuni anni però la quantità di ozono dell’aria è diminuita a causa dell’inquinamento. L’effetto serra è un’ulteriore conseguenza delle sostanze inquinanti rilasciate nell’aria. Questo fenomeno è provocato da una miscela di gas presenti nell’atmosfera definiti appunto (gas serra). L’inquinamento dell’uomo potrebbe alterare la presenza di questi gas nell’aria e quindi andare a modificare la successione naturale di periodi caldi e freddi della temperatura terrestre. Se la concentrazione di gas serra aumenta c’è il rischio che si inneschi un rapido riscaldamento del clima terrestre avendo degli effetti drammatici sugli equilibri climatici del nostro pianeta. Infine le piogge acide sono delle ricadute di particelle gassose inquinanti e precipitazioni acide nell’atmosfera. Queste precipitazioni tossiche avvengono sotto forma di pioggia, neve e nebbia. Le sostanze che danno vita alle “piogge acide” sono gli ossidi di zolfo (SOx) e gli ossidi di azoto (NOx). Queste deposizioni acide danneggiano l’ambiente riducendo la fertilità del territorio colpito. L’uomo e gli animali possono subire danni indiretti dalle piogge acide qualora si nutrono di alimenti provenienti da acque e suoli acidificati. Rimedi Per cercare di ridurre le concentrazioni di inquinamento soprattutto nelle zone addensate come i centri urbani la prima soluzione per cercare di ridurre l’inquinamento dell’aria consiste nel ridurre la circolazione urbana. Provvedimenti come la circolazione delle targhe alterne, blocchi del traffico urbano, creazione di zone chiuse al traffico sono provvedimenti che aiutano ma da soli non bastano a combattere l’inquinamento dell’aria. Per avere un forte impatto contro l’inquinamento urbano bisognerebbe attuare soluzioni strutturali forti come possono essere la sostituzione dei veicoli vecchi ad alto inquinamento in favore di auto ecologiche fino a comportamenti pro ambientali che ogni persona dovrebbe tenere per il rispetto comune e dell’ambiente in cui viviamo. Piccole azioni volte a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo possono consistere in: limitare l’uso di autovetture privilegiando i trasporti pubblici; guidare ad una velocità moderata; controllare il motore periodicamente; riciclare i rifiuti; non esagerare nel riscaldare o raffreddare ambienti domestici. Sono tutte piccole azioni che se tutti ci impegniamo nel metterle in pratica potrebbero ridurre seriamente i livelli di smog nell’aria. In Italia il monitoraggio e soluzioni contro l’inquinamento dell’aria sono iniziate nel 1966 con la prima legge sull’inquinamento atmosferico. Fu chiamata “Legge anti-smog” essa è la norma “madre” che inquadra l’intera problematica sull’inquinamento dell’aria, rendendo chiare quali siano le sostanze inquinanti che bisogna tenere sotto controllo: biossido di zolfo; monossido di carbonio; ozono; biossido di azoto; PM10; piombo; metalli pesanti (arsenico, cadmio, mercurio, nichel); idrocarburi. Ogni anno l’ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale) stila degli indici dell’aria regione per regione d’Italia considerando contemporaneamente i dati di tutti gli agenti inquinanti atmosferici che sono stati messi sotto l’attenzione delle leggi di stabilità. Francesco Gammarota 2^I