di Margherita Monero e Eva Maria Vian, Classe 1^ B. – Cari lettori del Foscarini News eccovi un argomento davvero interessante e appassionante soprattutto per le ultime imprese dell’attuale missione Axiom 3 che ha permesso a far parte dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale il Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei, il quale ha portato in orbita il cibo italiano. Questa novità alimentare per gli astronauti era stata preannunciata presso l’Ambasciata d’Italia a Washington durante la conferenza stampa dove appunto veniva anticipato l’Italian Space Food Project attraverso il quale si confermava che sarebbe stato portato il cuore della cucina italiana nello spazio, cioè la pasta. I menù sono stati preparati da Rana con prodotti creati per tale occasione da Barilla. Questo progetto è inserito nel contesto per la candidatura della cucina italiana al patrimonio immateriale dell’Unesco. Questo progetto è una tappa importante per l’alimentazione degli astronauti che sperimenteranno il consumo della pasta nello spazio in vista dei futuri lanci nello spazio previsti dai progetti della NASA che programmerà un laboratorio permanete sulla Luna e i viaggi verso Marte. E’ un’altra conquista per l’Italia come quella degli albori dell’Astronomia, quando l’inventore e studioso di astronomia Galileo Galilei, incominciò con il cannocchiale ad osservare la Luna e le stelle. In quel tempo nessuno credeva che la Luna potesse avere dei crateri, perché le persone non potevano immaginare che gli dei avessero regalato loro un satellite con dei “buchi” che invece era perfettamente liscia. Questa concezione cambiò grazie a Galileo Galilei che iniziò le sue osservazioni proprio con un cannocchiale da lui costruito con il quale fece vedere agli uomini, con i propri occhi, la superficie lunare e così non poterono negare l’esistenza dei crateri. Il cannocchiale di Galileo Galilei aprì gli nuovi orizzonti all’astronomia e da quel momento il poi è iniziata l’osservazione dello spazio. Si spera che la stessa sorte potrà avere la pasta nello spazio. Per chiudere un’informazione che non tutti sanno: Galileo Galilei presentò il suo cannocchiale sul campanile di San Marco, a Venezia, dove si poteva osservare la città di Chioggia.