di Vidal Matilda Classe 3^ C . – In base a delle indagini statistiche rafforzate da un’amara realtà è emerso che in questi ultimi anni il consumo di bevande alcoliche è enormemente aumentato tra i ragazzi e le ragazze di 14 anni. I dati confermano che le preferenze degli adolescenti a queste bevande sono: birra, vino, aperitivi alcolici ma anche superalcolici. Solitamente le bevande alcoliche vengono utilizzate nei gruppi a casa di amici, il sabato sera, alle feste, nei pub, nei bar e soprattutto in discoteca. Un rito che è in voga di recente e che risulta essere in crescita purtroppo con conseguenze preoccupanti è il ‘binge drinking’ cioè un consumo di cinque o sei bevande alcoliche fuori pasto che vengono assunte in poco tempo con lo scopo di ubriacarsi subito. Questa nuova tendenza costituisce un grave pericolo per la salute poiché i giovani non capiscono che l’alcol è molto dannoso per l’organismo anche se loro lo associano ad un benessere o a un divertimento. Il fatto è che l’alcol crea dipendenza rappresentando un serio rischio per la loro vita. Se l’assunzione di alcol è esagerata, ci sono diverse conseguenze per il corpo umano quali: perdita di equilibrio, difficoltà motorie, nausea, confusione, si può arrivare al coma etilico e alla morte. Inoltre, esso può provocare repentini sbalzi di umore e di aggressività. Personalmente non bevo e nemmeno ci tengo a farlo. Dalla situazione attuale una cosa che sicuramente non capisco è che il problema iniziale sorge dai venditori di bevande alcoliche perché se gli adulti non le vendessero ai ragazzi sicuramente loro non sarebbero stimolati a comprarle e di conseguenza ad assumerle. Credo comunque che la legge tuteli il minore e quindi la maggior parte delle bevande alcoliche, se proprio si vogliono assumere, devono essere date a coloro i quali sono maggiorenni perché un ragazzo di 14 non è in grado di capire la gravità della cosa perciò, la responsabilità è tutta della persona che gli ha venduto la bevanda. Sono convinta che per porre un freno a questa tendenza bisognerebbe intensificare i controlli per colpire con pesanti multe, nel momento della vendita, i gestori di locali pubblici perché è probabile che vendono l’alcol agli adolescenti solo per guadagnare. Devono invece essere loro per primi ad applicare una maggiore rigorosità e negarlo nel momento della loro richiesta opponendosi con molta autorevolezza per farli desistere dal consumo facendo capire che è necessario essere più consapevoli delle conseguenze negative in cui certamente andranno incontro se continueranno ad ingerire l’alcol.