Quest’anno noi alunni di terza B, insieme ai nostri docenti, abbiamo avuto l’occasione di aderire ad un’attività scolastica in continuità con il liceo scientifico e con le terze di varie scuole secondarie di primo grado della zona, “Librido …. Letture di gioco”. Due sono stati i libri da leggere: “L’anno in cui imparai a raccontare storie” di Laure Wolk e “Le lacrime dell’assassino” di Anne-Laure Bondoux. Per partecipare bisognava realizzare un book trailer sul primo e un gingle sul secondo. A noi è toccato il book trailer e fin da subito ci siamo messi in azione seguendo vari passaggi. Innanzitutto abbiamo suddiviso il libro in un numero ben preciso di pagine da leggere ogni settimana per terminarlo il prima possibile. Dato che non ci siamo mai trovati in un’esperienza simile, abbiamo consultato alcuni modelli di book trailer su Internet per capire di cosa si trattasse e come realizzarlo. Dopo di che abbiamo ideato uno storyboard, una guida con immagini e testo, scegliendo 8 scene essenziali ad incuriosire lo spettatore. Nel creare gli oggetti di scena ognuno ha avuto un compito prestabilito: alcuni hanno realizzato delle targhe con i nomi per valorizzare i personaggi, altri invece un occhio gigante, una macchia di sangue e un sasso, utili ad amplificare l’effetto del dramma. Il tutto è stato fatto con materiali scolastici di facile consumo. Per registrare l’audio e le varie scene, siccome nessuno di noi ha una videocamera professionale, abbiamo scelto di utilizzare uno smartphone a noi più familiare. Come luogo per girare il filmato abbiamo optato per la nostra classe. Il risultato finale ci è piaciuto molto! Ci siamo divertiti ed impegnati, ma soprattutto siamo veramente fieri del lavoro svolto. Qualche giorno prima della gara ne abbiamo fatto una interna tra le due terze per selezionare i venti ragazzi a cui si sarebbero aggiunti cinque del plesso di Rocca San Giovanni, che poi avrebbero partecipato a quella vera. Il 31 maggio eravamo tutti emozionatissimi, ma decisi a classificarci. Durante la competizione siamo stati sostenuti da tutto il resto delle classi che si trovavano sugli spalti ed è stato davvero bello. Nonostante non abbiamo vinto, la nostra vittoria è stata un’altra, è stata provare un’esperienza nuova che solo noi abbiamo potuto affrontare, è stata vedere il resto delle classi tifare per tutti gli altri ed essere uniti. In fondo nella vita bisogna anche saper perdere e in questa occasione “l’importante era partecipare e leggere!”