Marzo 2023: un mese importante poiché ha dato avvio nelle classi della scuola secondaria di I grado “Giovanni Calò” al Corso di Lingua, Cultura e Civiltà romena tenuto dalla professoressa Ana Maria Tomaziu; un progetto che nella nostra scuola ha tagliato il nastro di inaugurazione nell’ ottobre del 2015, ma che è stato avviato in Italia nel 2007 quando il Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e della Gioventù della Romania ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano sottoscrissero la
“Dichiarazione comune d’intenti” grazie alla quale ebbero inizio corsi volti alla diffusione della conoscenza della cultura e della lingua romena destinati non solo agli studenti romeni, ma a tutti gli altri discenti. Durante la sua lezione la professoressa Tomaziu ha illustrato le tradizioni primaverili classiche romene: ci ha parlato soprattutto dei
“martisor” (marzolini), cioè dei braccialetti realizzati con un filo intrecciato bianco e rosso, colori che rappresentano l’estate e l’inverno, la vita e la purezza. Al filo del braccialetto si legano dei ciondoli che raffigurano simboli della fortuna (quadrifoglio, elefante, gufo…). Ci ha spiegato che nell’antichità in Romania il capodanno era festeggiato il 1° marzo e i marzolini erano regalati proprio quel giorno e indossati a partire da quel giorno e fino alla fine del mese, perché nella cultura rumena questi braccialetti sono legati alla primavera. In Romania tutt’ora questa tradizione è molto importante; il marzolino è da sempre considerato un talismano che protegge dalle malattie e dagli spiriti maligni, infatti è legato al polso dei bambini appena nati per garantire loro una vita forte e sana; è legato anche ai rami degli alberi come auspicio di un anno fertile e ricco. Le leggende sui martisor sono collegate all’arrivo della primavera che sconfigge l’inverno, infatti il colore bianco del filo del marzolino indica la neve e l’inverno, mentre il rosso indica il sangue della primavera e tutti i suoi sacrifici per sostituirsi al freddo inverno. L’origine antica di questa tradizione è testimoniata dai ritrovamenti archeologici: circa 8.000 anni fa, nella contea di Mehedinti, sono stati rinvenuti amuleti simili, formati da sassolini dipinti di rosso e bianco da legare intorno al collo, con lo scopo di portare il sole più vicino a sé sfruttandone il suo potere per sviluppare delle virtù quali la bellezza, la salute, l’onore, l’amore e la purezza d’animo. Alla fine della lezione abbiamo ricevuto dei marzolini, ognuno adornato con ciondoli diversi. La lezione è stata molto interessante e grazie ai prossimi incontri con la professoressa Tomaziu potremo approfondire la conoscenza della cultura romena.
Ilaria Troiano
Classe 1ͣA
Scuola secondaria di I grado
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