di Vittoria Molin, Classe 3^ B. –
Care lettrici e cari lettori con quest’articolo desidero illustrare lo sviluppo della moda femminile nel corso del tempo. Dall’ inizio del Novecento ad oggi la moda femminile ha subìto un drastico cambiamento ed è stata usata come strumento di espressione e come testimonianza di trasformazione del mondo. Negli anni ’20 le donne cominciarono a intraprendere una lotta per l’emancipazione che negli anni successivi avrebbe preso il nome di femminismo. In quell’epoca gli abiti si accorciarono, si eliminò il corsetto e si diffusero gli abiti con le frange. A partire dagli anni ’30 la moda divenne più elegante e sobria e le donne iniziarono ad indossare i pantaloni e a mantenere i capelli corti, mentre nel decennio successivo lo stile rimase invariato e i capelli si allungarono. Gli anni ’50 furono caratterizzati da vestiti molto corti per attrarre l’attenzione degli uomini, da capelli arricciati a imitazione di Marilyn Monroe e da blue jeans. I vestiti caratteristici erano la gonna a ruota, le camicette, le ballerine e i cardigan appoggiati sulle spalle. Tra gli anni ’60 e ’70 ci fu il trionfo della minigonna lanciata da Mary Quant e dei jeans a zampa di elefante, in contemporanea prosperò anche la moda Hippie. Le gonne si allungarono di nuovo e vennero abbinate con gilet, sandali alla schiava e zoccoli. L’icona principale degli anni ’80 fu Madonna con i suoi look mozzafiato originali e trasgressivi, capelli cotonati, gonne di tulle e abiti con spalline divennero il ‘must have’ del momento. Verso la fine del secolo scorso assunse importanza lo stile gotico e lo stile punk che ritroveremo poi anche nel secolo successivo. Le principali stiliste e icone di quest’epoca furono donne intrepide e rivoluzionarie come: le sorelle Fontana, Coco Chanel ed Elsa Schiaparelli, Donatella Versace, Maria Bianchi ed altre che fondarono marchi importanti stili davvero notevoli per innovazione dei materiali e per l’eleganza dei tagli che verranno ricordate per sempre.