di Asia Capone ed Eva Pagano-
Caro Amico,
in televisione dicono che da te c’è la guerra. Ho visto le immagini di carri armati in cammino verso la tua città di bombe sganciate durante la notte,di case distrutte e persone ferite.
Spero tanto che tu sia riuscito a fuggire in tempo o che abbia trovato un rifugio sicuro con la tua famiglia. Ho visto immagini di bambini nascosti sotto la metropolitana, hanno potuto portare con sé solo degli album da colorare; mentre le famiglie che non hanno potuto lasciare le loro case sono costrette a restare al buio per non essere bombardate. Non ti dirò che ti capisco perché non è vero, non mi sono trovata mai in una situazione così, non conosco la guerra e non riesco neppure ad immaginare la tua paura. Non riesco ad immaginare uomini che vogliono uccidere uomini,donne e bambini. Nessuna ricchezza al mondo può valere la vita di un solo bambino innocente. Non capisco quello che stai vivendo,posso solo capire la tua paura che, in queste ore diventa anche la mia. Perché se la guerra è ciò che è successo all’improvviso a te, domani potrebbe succedere a me, speravo di doverla ormai studiare solo sui libri della storia passata.