della CLASSE 5^ A (plesso Montessori) – Cari Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,
fino a qualche giorno fa non sapevamo nulla di voi. Poi, in una conversazione in classe in occasione della morte di Salvatore Riina, è venuta fuori la parola “mafia” e, visto che siamo bambini molto curiosi, abbiamo cominciato a fare delle ricerche. Così vi abbiamo incontrato: abbiamo visto foto e video e letto alcuni stralci dei vostri discorsi, abbiamo saputo del vostro lavoro di giudici in Sicilia, del fatto che non sempre questo lavoro lo avete potuto svolgere tranquillamente a causa dei tanti ostacoli che avete incontrato, della vostra grande amicizia e, infine, della vostra morte voluta da persone molto cattive che, così, intendevano fermarvi.
Infatti, nel vostro cammino avete incontrato tante persone false, ma, nonostante tutto, voi siete rimasti trasparenti. Poi abbiamo deciso di scrivere questa lettera, per farvi sapere che siete i nostri supereroi, molto meglio di Capitan America, di Superman o dell’Uomo Ragno, perché loro sono finti e combattono contro nemici fantastici. Voi, invece, avete combattuto contro nemici reali, che hanno fatto delle azioni cattivissime, prepotenti peggio di quei bulli di cui spesso parliamo a scuola. Loro pensano di avervi eliminato per sempre con le bombe di Capaci e di via D’Amelio, insieme alla signora Francesca Morvillo e agli agenti della scorta, ma non hanno capito che i vostri superpoteri vi hanno salvato: perché adesso tutti sanno chi siete e quello che avete fatto, anche dei bambini come noi. Tutti conoscono il coraggio e la forza di continuare dimostrata quando forse già sapevate di morire e, così, tante persone non hanno più paura di parlare della mafia e di combatterla, come quei giudici coraggiosi che, dopo di voi, stanno seguendo il vostro esempio e stanno proseguendo la vostra opera. Il vostro superpotere è che noi abbiamo capito il vostro messaggio riassunto nelle tue parole, Paolo: “ la lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”
Cari Giovanni e Paolo, grazie per averci fatto sentire questo profumo. Se lo sentiamo adesso che siamo piccoli, state tranquilli che non lo dimenticheremo mai e faremo in modo che si diffonda ovunque.
Vi vogliamo molto bene per avere reso il nostro futuro migliore