Egregio Sommo Poeta,
oggi, 25 marzo, è un giorno speciale. Tutti gli Italiani, e non solo, festeggiano Lei e le Sue meravigliose opere che continuano ad essere amate. Questa giornata nazionale è stata istituita per renderLe merito nel 2020 dal Consiglio dei Ministri ed oggi in modo particolare si festeggia il suo Settecentesimo anniversario di morte. In tutta Italia, in particolar modo a Firenze, Ravenna e Verona, città importanti nella Sua vita, ci sono centinaia di eventi che rendono omaggio a Lei e a tutte le Sue produzioni letterarie. Io L’ammiro tanto perché a mio parere nella Sua opera più grande, La Divina Commedia, Lei ha saputo parlare di luoghi fantastici come se fossero realmente esistiti e ha saputo dare a noi un messaggio più che mai contemporaneo ed attuale. L’anno scorso abbiamo letto e studiato alcuni canti dell’opera, e mi sono immedesimato nella storia come anche io fossi stato lì a condividere il Suo viaggio. Con il suo linguaggio raffinato Lei ha saputo emozionare un’intera nazione e ci ha reso partecipi del favoloso viaggio nel mondo ultraterreno. Che meraviglia i suoi personaggi! Penso a Paolo e Francesca, a come Lei si commuove al racconto di questo amore sfortunato e mi vengono in mente i Suoi versi: “amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi ancor non m’abbandona”. E poi ho amato Ulisse che ha sfidato tante volte il volere divino imbarcandosi in cerca di avventure e che aveva oltrepassato le Colonne d’Ercole per la sua sete insaziabile di conoscenza. Come non amare Virgilio, per Lei maestro di vita, salvatore che riconduce alla retta via. Penso poi a quando descrive Beatrice… è poesia divina. In Sue celebri rime Lei elogia la Sua donna descrivendola come una donna che appare come un angelo sceso dal cielo: “mostrasi sì piacente a chi l’ammira, che da per li occhi una dolcezza al core che ’ntender no la puo’ chi no la prova”. A Lei va tutta la mia ammirazione e la mia gratitudine per i Suoi capolavori letterari.
Semplicemente grazie, Padre della nostra Lingua italiana.
Con profonda stima
Luca
Luca Andrisani
classe 3^B scuola secondaria di primo grado
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