di Giulia Elena Cimatti e Alessandra Lisi, Classe 2^A. – Buongiorno Cari lettori e lettrici, oggi vi parleremo di un animale unico nel suo genere: l’ermellino. E’ inserito nella nomenclatura binomia scientifica della specie “mustela erminea” ed è un piccolo mammifero della famiglia dei Mustelidi di cui fanno parte anche la lontra, il ghiottone, il visone, lo zibellino la puzzola, la faina, la martora, il furetto e la donnola. Si è diffuso in Europa, Asia e Nord America dove si è completamente adattato agli ambienti. La lunghezza della coda va dagli 8 ai 12 cm. Il corpo può variare dai 22 cm ai 32 cm. I maschi sono molto più grandi delle femmine. Il corpo dell’animale è lungo e snello ma ha le zampe corte. Una delle sue caratteristiche è quella di cambiare il colore della pelliccia in ogni stagione. In estate la parte superiore del corpo è bruno-rossastro e la parte inferiore è bianca con sfumature giallastre e nere e la coda è sempre nera. In inverno il suo manto si tinge di bianco e questo fatto lo aiuta a mimetizzarsi nella neve. La sua pelliccia, in particolare quella bianca, è molto ricercata così per il povero ermellino è stata attuata una caccia dall’uomo che come conseguenza ha comportato una riduzione della specie. Questo piccolo mammifero è carnivoro e si nutre principalmente di piccoli animali selvatici come topi, scoiattoli, lepri, uccelli, lucertole, insetti uccelli, rettili e animali invertebrati. La femmina, dopo la stagione degli amori che avviene in primavera, partorisce 5 o 6 piccoli in fessure nella roccia, cavità naturali o anche angoli nascosti di case abbandonate. Vi abbiamo presentato quest’animale perché l’abbiamo sempre ritenuto particolare e simpatico, tanto che ne vorremmo adottare uno se fosse possibile, così ci sembrava giusto farvelo conoscere. Grazie per aver letto l’articolo fino alla fine. Per ora è tutto ma vi diamo appuntamento al prossimo articolo!