Nel corso della storia, l’uomo ha sempre utilizzato risorse naturali per migliorare la qualità della vita ma purtroppo l’utilizzo eccessivo di queste risorse ha comportato, nel tempo, danni irreversibili per l’ambiente. Per questo è nata l’esigenza di trovare nuove fonti energetiche rinnovabili. Tra queste vi è l’energia ricavata dal mare.
Il mare è una fonte inesauribile che può essere sfruttata per produrre elettricità pulita. Si può trarre energia dalle onde, dalle correnti, dalle maree e dalla temperatura dell’acqua. Negli ultimi anni, stanno nascendo alcuni impianti di sperimentazione: i più grandi e numerosi li troviamo in Svezia. Quali sono i metodi più diffusi per ricavare energia elettrica? Consultando alcuni siti on-line ho appreso che ce ne sono diversi: l’energia maremotrice ricavata dagli spostamenti d’acqua causati dalle maree; l’energia del gradiente termico oceanico che sfrutta la differenza di temperatura tra le acque marine superficiali e quelle più profonde; l’energia delle correnti sottomarine e l’energia del moto ondoso, prodotta dall’effetto del vento sulla superficie del mare. Da uno studio approfondito sull’argomento ho compreso che, fra tutti i metodi sperimentati per ricavare energia elettrica dal mare, quello più vantaggioso è l’energia proveniente dal moto ondoso: essa richiede soluzioni tecnologiche a basso impatto ambientale, è più economica e facilmente reperibile. Possiamo concludere che, fra le varie fonti rinnovabili che l’uomo sta utilizzando per tutelare il pianeta e come alternativa all’utilizzo di combustibili fossili altamente inquinanti, il mare rappresenta una grande risorsa che potrà dare, in futuro, rilevanti soddisfazioni nel mercato dell’energia.
Siti consultati
www.eni.com
www.wikipedia.com
Mattia Schiavone – classe 2^D