di Vittoria Carbone, Giulia Sabatino, Matteo De Pascale, Martina D’Auria, Gabriele Mancuso, Andrea Cucciniello, Federico Lo Presti, Giuseppe Cellucci, Emanuele Ruggiero 2^I – A Salerno le leggende natalizie sono una parte fondamentale della cultura della città. Molte si collegano ad importanti tradizioni che tuttora sono molto diffuse e conosciute. Tra le più belle c’è sicuramente la leggenda delle zampogne. Impossibile non riconoscere il suono delle zampogna, strumento tradizionale che a dicembre accompagna la novena dell’Immacolata. Gli “zampognari” sono addirittura una presenza fissa nel presepe napoletano e si possono vedere posizionati poco lontano dalla grotta dove si trova la Sacra Famiglia. A questo strumento sono legate molte leggende. Tra queste spicca quella legata a Giulio Cesare. Si racconta che, mentre era impegnato nella conquista della Britannia, Cesare era preoccupato per la strenua resistenza dei coraggiosi guerrieri britannici. Tra i soldati romani c’era un giovane, Turno, che amava suonare la zampogna. Una mattina, dopo una notte di guardia, Turno decise di suonare il suo amato strumento per rilassarsi. Ma il suono aspro della zampogna fece imbizzarrire i cavalli dell’esercito. A quel punto Cesare ebbe un’idea. Fece costruire oltre 50 zampogne e così, quando i guerrieri britannici attaccarono le truppe romane, furono sorpresi da quel suono che fece imbizzarrire i loro cavalli e decretò la vittoria romana. Dunque la zampogna è uno strumento antico che ancora oggi riesce ad affascinare grandi e piccini.