//Le trecce: simbolo atavico della società africana Salma Aniba 3DB (Linguistico-spagnolo)

Le trecce: simbolo atavico della società africana Salma Aniba 3DB (Linguistico-spagnolo)

di | 2023-12-09T11:15:49+01:00 9-12-2023 11:15|Alboscuole|0 Commenti
La storia dell’intrecciatura dei capelli è profondamente radicata nella cultura africana ed è stata una parte significativa della sua identità per secoli. L’intrecciatura dei capelli ha un significato sia culturale che storico, rappresentando differenti valori sociali, etnici e personali. Nel corso del tempo sono state sviluppate diverse tecniche, stili e modelli di intrecciatura. Il significato dell’intreccio va oltre l’estetica. Le trecce anticamente non erano solo una forma di auto-espressione, ma servivano anche come un modo per comunicare lo stato sociale, l’affiliazione tribale, l’età anagrafica, persino lo stato civile. In molte società africane, intrecciare i capelli era una pratica comune alla quale partecipavano i membri della famiglia e della comunità. Questa pratica favoriva i legami sociali e serviva per tramandare le tradizioni culturali da una generazione all’altra. Negli Stati Uniti, durante l’era della schiavitù, i neri ridotti in schiavitù spesso dovevano affrontare restrizioni sul loro aspetto e sulla loro cura. Tuttavia, l’intrecciatura dei capelli persisteva come forma di resistenza e conservazione culturale. Sorprendentemente, le donne nere usavano le trecce per un altro uso importante: erano un sistema di messaggistica segreto per consentire agli schiavi di comunicare tra loro. Le persone usavano le trecce come mappa per la libertà. Ad esempio, il numero di trecce poteva indicare quante strade percorrere o dove incontrare qualcuno per andare in suo soccorso e prestargli aiuto per sfuggire alla schiavitù. Nell’era post-schiavistica, le intrecciature dei capelli continuarono a svolgere un ruolo vitale nelle comunità nere. L’intrecciatura è diventata un modo per gli individui neri di rivendicare la propria identità, esprimere il proprio patrimonio culturale e resistere agli standard di bellezza eurocentrici. Durante il movimento per i diritti civili degli anni ’60, le acconciature naturali, comprese le trecce, divennero simboli dell’orgoglio nero e del rifiuto dell’assimilazione.