- 200 g di farina 00;
- 50 g di farina di semola;
- 30 g di olio e.v.o;
- una buccia di limone;
- sale q.b;
- marmellata d’uva q.b.
Le pittelle o pitteddhe salentine sono un dolce di origine contadina della tradizione gastronomica salentina. Queste possono essere sia a forma di crostatine dai bordi rialzati o a forma di mezzaluna, e farcite con della marmellata d’uva, generalmente prodotta in casa con l’uva da vino (tipicamente chiamata anche “mostarda d’uva”). Venivano anche chiamate “cuscini di Gesù Bambino” per via della loro tradizionale forma a stella. L’usanza era quella di utilizzare i ritagli di pasta che avanzavano dalla preparazione di focacce, piegandoli in maniera da formare dei piccoli cestini. La loro caratteristica principale consiste nell’assenza di zucchero nell’impasto che contrasta con la dolcezza e il gusto deciso della mostarda. Le pitteddhe venivano preparate soprattutto nel periodo natalizio, ma oggi è possibile trovarle durante tutto l’anno grazie anche alla loro semplice preparazione. Un tempo questi biscotti venivano cotti nel forno di pietra e poi conservati in recipienti di terracotta nei quali potevano restare anche per lunghi periodi.
Ingredienti per 6 persone: