di Fabio Sullo – Le paure sono parte integrante dell’uomo fin dalla sua comparsa sulla terra. L’uomo primitivo aveva, ad esempio, paura delle tempeste dei grandi predatori e delle carestie. Le paure dei giovani d’oggi sono ben diverse da quelle dei nostri avi: più che paure potremmo definirle paranoie che caratterizzano il mondo moderno. La causa di tutto ciò è che viviamo in un mondo continuamente sotto i riflettori, dove non tutti riescono a sostenere il peso delle loro insicurezze.
La causa principale delle insicurezze dei nostri tempi è la nascita di una nuova figura sociale: l’Influencer, colui che fa della propria quotidianità una fonte di guadagno. Gli influenzerà si presentano sempre perfetti,truccati e senza neanche un capello fuori posto. Le ragazze più deboli si sentono brutte paragonandosi a loro e sviluppano una sorta di fobia per le foto. Agli occhi di un adulto questo discorso può sembrare assurdo, ma nel mondo odierno essere insicuri del proprio aspetto vuol dire essere tagliati fuori dal mondo e talvolta vuol dire anche diventare vittima di bullismo digitale e non. La paura degli insicuri è quella di esporsi all’acido mondo dei social, per paura di essere corrosi, ma essi sono corrosi dell’acido prodotto da loro stessi. Dall’altra parte troviamo invece l’altra faccia della medaglia: i narcisisti, coloro che sono sempre alla ricerca di una fotocamera aperta. Anche se i narcisisti e gli insicuri sono due categorie agli antipodi, soffrono entrambi di insicurezza. Infatti il volersi nascondere ed il volersi mostrare sono due reazioni opposte all’innsicurezza. Per un adulto sono solo inutili paranoie,infatti non si è ancora a conoscenza della piramide delle insicurezze e delle paure che i giovani hanno. La paura di essere giudicati nell’intimo sfocia in comportamenti spesso indecifrabili. Negli ultimi mesi è nato un movimento detto body confidence dove gli influencer si mostrano in costume nonostante i chili di troppo, mostrando le loro imperfezioni. Questo è il modo più efficace di combattere questo fenomeno, anche se credo che questo non sia un problema risolvibile al 100%; bisogna solo rispettare il volere di chi non vuole esporsi e preferire le relazioni interpersonali a quelle digitali.
