di Giulia Verrengia, 4ª D.
La dinastia Windsor vanta un importantissimo e intricato passato, essendo sopravvissuta ad innumerevoli guerre, scandali e tragedie. La storia dei Windsor è fatta anche di compromessi e di concessioni fatte per poter restare in vita, tanto che potremmo definirli dei veri e propri maestri di sopravvivenza.
Diversamente da quanto ci si possa aspettare però questa dinastia non ha origini del tutto britanniche; anzi, i suoi avi avevano addirittura un cognome tedesco! Per approfondire la storia della nascita dei Windsor bisogna fare infatti un bel viaggio nel passato sino ad arrivare al regno dell’ultimo membro della casata Stuart: Anna Stuart, ricordata oggi per essere stata la prima regina della Gran Bretagna; fu infatti proprio con il suo regno, nel 1707, che ci fu l’effettiva fusione tra Scozia e Inghilterra in un regno unico. La successione non sembrava però assicurata, poiché Anna e suo marito, Giorgio di Danimarca, non avevano avuto un solo erede che fosse sopravvissuto oltre la tenera età; ciò creava un grande problema per l’intero Paese, poiché si temeva che si sarebbero riaccesi i conflitti religiosi tra cattolici e protestanti.
Per scongiurare questa eventualità, il Parlamento britannico promulgò l’Act of Settlement, con il quale si affermava che sul trono britannico ci sarebbe potuto essere solo ed esclusivamente un regnante di fede anglicana; ma quando la regina Anna Stuart morì senza alcun erede nel 1714, la corona britannica passò nelle mani di un lontano parente degli Stuart, il principe tedesco Giorgio Ludovico di Hannover. Egli era un luterano e, per di più, non era neanche un grande amante dell’Inghilterra: si pensa addirittura che egli nemmeno parlasse l’inglese. Benché non fossero partiti con il piede giusto, gli Hannover regnarono in Gran Bretagna per circa due secoli. Il 10 febbraio del 1840 la regina Vittoria, ultima monarca degli Hannover, sposò Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha-Wettin e, alla sua morte, dopo un regno durato ben 63 anni 7 mesi e 2 giorni, la corona passò al suo primogenito, il Principe di Galles, che regnò con il nome di Edoardo VII dal 22 gennaio del 1901.
La casa reale assunse perciò il nome di Sassonia-Coburgo-Gotha sino al 1917, anno in cui il re Giorgio V, figlio di Edoardo VII, decise di cambiare nome al casato poiché, come si può facilmente intuire, lo scoppio della Prima Guerra Mondiale generò nello spirito britannico un forte sentimento anti-tedesco: avere quindi un re con un cognome percepito come “nemico” per gli inglesi non era esattamente l’ideale!
I reali dovettero così scegliere un nuovo cognome per il loro casato che potesse identificarli come britannici, ed è interessante notare che fra i vari cognomi fu considerato anche “Tudor”, in onore di Elisabetta I, ma poi si ritenne che questo nome avrebbe finito per essere associato anche alla memoria di Enrico VIII, che ben tutti conosciamo per il rapporto burrascoso che ebbe con ognuna delle sue mogli. Alla fine fu d’ispirazione una delle prime residenze dei sovrani britannici, il celebre castello di Windsor; fu così che nel 1917, per ordine di re Giorgio V, si ebbe quello che oggi definiremmo un rebranding e la casa reale di Sassonia-Coburgo-Gotha cambiò definitivamente nome in Windsor; fu ideato pure un nuovo stemma che vede al centro proprio la figura del castello. La denominazione dei regnanti britannici era però destinata a cambiare nuovamente con il matrimonio di Elisabetta II. Infatti, il suo consorte Filippo (nato principe di Grecia e di Danimarca) rinunciò ai propri titoli greci e fu accolto nella chiesa d’Inghilterra con un cognome della famiglia della madre, Mountbatten, anch’esso una versione inglese di un cognome tedesco, Battenberg.
Il principe Carlo e la principessa Anna alla nascita ricevettero in effetti il cognome della regnante, Windsor, e ciò sembrò provocare un’autentica crisi all’interno della famiglia. Anni dopo però la questione fu risolta attraverso un accordo tra moglie e marito: nel 1960, undici giorni prima della nascita del principe Andrea, la sovrana accettò difatti di dare a Carlo, Anna e Andrea (poi arriverà anche Edoardo) il cognome Mountbatten-Windsor, unendo il suo a quello del principe Filippo.