di Ylenia Maria Trovisi –
Dalla finestra della mia cameretta, alla fine dell’inverno, il cielo diventa azzurro e io ammiro incantata le nuvole bianche che, spinte dal vento, passano veloci davanti ai miei occhi. Un giorno continuavo a guardarle, più le osservavo e più cambiavano forma e il vento le sparpagliava. Ecco che la nuvola assumeva la forma di un fiore, di una scarpa, addirittura di un drago con una lunga coda. In primavera spesso c’è il vento un po’ bizzarro e il cielo non è mai uguale: guardarlo è come vedere scorrere le scene di un film. Ci sono giorni in cui, dopo tanta pioggia, è sereno e le nuvole non compaiono. Un giorno l’azzurro era intenso, l’aria profumata di fiori ed erba fresca e nell’immensità neanche una nuvola. All’improvviso ecco una macchiolina bianca che assomigliava ad un bagliore, ma, guardando bene, era proprio una nuvoletta, sì, una nuvoletta nell’azzurro cielo immenso. La vedevo diventare sempre più grande, sparire e poi riapparire. Il cielo mi sembrava meraviglioso, perché le nuvole nascevano ad una ad una e diventavano fiori, poi iniziò a soffiare il vento e le nuvole si riunirono e crearono altre forme: un cuoricino, il profilo di un viso e tanto altro. Ho scoperto che le nuvole incantano grandi e piccini. Ogni volta che le ammiro, mi sento felice e i brutti pensieri svaniscono.