Angelo Berti e Lea Convilli Classe 2^ C. –
Salve a tutti cari lettori oggi in quest’articolo vorremmo parlarvi di come ci siamo sentiti da quando abbiamo ri-cominciato la scuola in presenza. Beh, la prima forte emozione è avvenuta appena abbiamo rivisto i nostri compagni, eravamo molto felici perché, anche se per colpa del lockdown dovuto all’emergenza sanitaria per limitare il contagio della pandemia da coronavirus, non potevamo vederci spesso e tutti noi avevamo sempre cercato di sentirci col computer e con il telefono; ma stare insieme è tutta un’altra cosa! Avremmo molto voluto abbracciarci tutti ma, visto che ancora questo non si può fare, è bastato dirci una semplice frase: “Ci siete mancati!”. Molte emozioni e sensazioni sono immediatamente insorte in noi al momento del suono della campanella che ci invitava ad entrare in Istituto e che preannunciava l’inizio del nuovo anno scolastico. Eravamo stati informati che la disposizione delle varie Classi e Sezioni all’interno dell’Istituto non era quella lasciata lo scorso febbraio ma c’era una nuova, quindi non saremmo stati più nell’aula dello scorso anno scolastico. Dopo aver varcato il portone d’ingresso abbiamo seguito il percorso segnalato sul pavimento con del nastro di colore giallo-nero e i vari segnali indicanti il tragitto da seguire per raggiungere la collocazione delle aule. In fila e a distanza di sicurezza e sempre indossando la mascherina siamo giunti nella nostra aula. Entrati abbiamo notato che i banchi erano singoli e non più doppi e distanziati tra loro. Oltre ai compagni, inoltre, rivedere i professori ci ha fatto piacere poiché siamo grati loro perché hanno fatto di tutto per farci sentire bene e farci imparare al meglio quando siamo rimasti a casa anche modificando il loro modo d’insegnare. Dobbiamo dire che l’emozione più forte è stata quella che ci permette di capire il senso di responsabilità verso la Scuola e la Classe, infatti, per quanto possano sembrare noiose e tristi le regole stabilite per prevenire il contagio, perché siamo convinti che esse sono essenziali per la permanenza a Scuola, e poiché se non le dovessimo rispettare, saremmo costretti a tornare, anche se improbabile, a fare didattica a distanza guardandoci attraverso uno schermo come se fossimo davanti alla TV per guardare un film.