Di D’avanzo, Zingaro e Tursi – classe II sez. H
Circa 3 settimane fa, nel match di coppa italia inter-milan finito 2-1 per la squadra di casa, poco prima dell’intervallo c’è stato uno scontro tra i due volti più attesi del derby, infatti Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic si sono affrontati con un testa a testa violento. Il tutto è nato da un fallo di Alessio Romagnoli su Romelu Lukaku che dopo continui contrasti, infastidito dalla continua marcatura forzata del difensore rossonero, è andato su tutte le furie. La tensione sembrava essere rientrata, ma poco dopo il contrasto si è riacceso fino ad arrivare alla fine del primo tempo, al momento in cui Ibrahimovic ha ricordato a Lukaku, un episodio di quando il giocatore era in Premier League, episodio incentrato su un certo rito wodoo realizzato dalla madre di Lukaku. Apparentemente, dopo questo rito, la madre avrebbe detto a suo figlio Romelu (a quei tempi giocatore dell’Everton) che giocava in una squadra sfortunata, inducendo quindi il giocatore a trasferirsi in un’altra squadra, sempre lì, in Inghilterra, ovvero, nel manchester united, dove vi era Zlatan Ibrahimovic. Il procuratore di entrambi i giocatori era Mino Raiola, colui che ha gestito quindi il trasferimento di Lukaku al Manchester United. Questo riferimento a sua madre e al rito wodoo da parte di Ibrahimovic, in campo durante la partita Inter – Milan, ha fatto scaturire in lukaku una reazione molto aggressiva, il giocatore dell’inter sarebbe arrivato a pronunciare frasi come “ti sparo in testa”…
Le nostre considerazioni:
non è stato sicuramente un bel episodio quello fra Lukaku e Ibrahimovic a cui hanno assistito milioni e milioni di spettatori. Ci sono stati comportamenti sbagliati da parte di entrambi i calciatori che essendo due simboli per le tifoserie avrebbero dovuto agire in maniera differente. L’atto più brutto è stato compiuto da Ibrahimovic, il quale ha provocato senza alcun motivo Lukaku, arrivando ad offendere anche la sua famiglia, il suo popolo e le sue credenze spirituali. È una cosa assolutamente sbagliata, poiché in tutte le partite si vedono scontri fra calciatori, ma non era proprio necessario arrivare a toccare certi aspetti. D’altro canto il calciatore neroazzurro poteva reagire in maniera diversa; poteva evitare di pronunciare la frase citata in precedenza e altri insulti pesanti, anche se più giustificabile, in quanto potrebbe essersi sentito ferito profondamente.
Sui social l’episodio non è certamente passato inosservato. Molte pagine di sport e non, lo hanno evidenziato anche in modo molto più grave del previsto, altre invece hanno cercato di chiarire alcuni aspetti. Su Instagram il post del rossonero Theo Hernandez ha fatto scaturire molte discussioni nei commenti, incitando anche odio tra le due tifoserie.
in conclusione speriamo non accadano altri episodi del genere che rendono sicuramente il mondo del calcio meno interessante e bello e soprattutto che vanno contro tutti i valori del fair play e dello sport.