//Le lacrime della campionessa Paola Egonu Di Mirjana Caredda 2 DA (linguistico- tedesco)

Le lacrime della campionessa Paola Egonu Di Mirjana Caredda 2 DA (linguistico- tedesco)

di | 2022-12-06T13:06:45+01:00 6-12-2022 13:06|Alboscuole|0 Commenti
La Nazionale italiana di Pallavolo femminile, il 15 ottobre 2022, ha vinto la medaglia di bronzo ai mondiali battendo gli Stati Uniti 3-0 attenuando, in parte, lo sconforto per la semifinale persa contro il Brasile. Una giornata di festa nella quale si è riaperta in lei una dolorosa ferita. Al termine della gara Paola Egonu, campionessa della nazionale italiana di pallavolo, ha raccontato in lacrime al suo manager di voler lasciare la nazionale dicendo: mi hanno chiesto ancora “perché sei italiana? Questa è la mia ultima partita in Nazionale, sono stanca”. Questo momento, infatti, è stato ripreso da un video virale e sui social tantissimi tifosi hanno subito preso le difese della ventitreenne nata a Cittadella da genitori Nigeriani. Gli hater ci sono sempre stati, ma questa volta si sono accaniti sull’ultimo attacco di Egonu che, sul 24-23 del terzo set a favore dell’Italia, è finito fuori campo, facendo perdere alla Nazionale l’incontro col Brasile. Ciò ha provocato lacrime e forse sensi di colpa nella giocatrice che ha sempre generato nei tifosi l’orgoglio italiano per il mondo pallavolistico. Forse la ragazza, che ha avuto la responsabilità di una palla molto importante affidata all’ alzatrice Alessia Orro, non è riuscita a reggere, emotivamente, anche il peso degli insulti che l’hanno quasi sommersa. Dopo lo sfogo a bordo campo, Paola Egonu è tornata sull’argomento che ha scosso le fondamenta del volley azzurro. “Sono molto stanca adesso, potrei prendermi una pausa dalla Nazionale, non dico però di lasciarla. Io resto fiera delle mie compagne, senza di loro io non sarei nessuno. Mi capiscono e mi supportano. Sono ancora una bimba e posso anche avere dei momenti di sconforto, per ora non si sa cosa accadrà con i colori azzurri, sono felice per il momento di aver vinto questo Mondiale, la prossima estate si vedrà”. Spesso, le persone che stanno al di là dei social o della televisione esprimono le proprie idee con pregiudizi, evidenziando il primo errore e non accorgendosi delle eccezionali potenzialità di chi sta in campo. Quelle lacrime però vanno oltre l’ambito sportivo. Richiamano quello che c’è ormai da fin troppo tempo e che caratterizza una piccola parte della popolazione italiana: il razzismo.