Le Hawaii sono un arcipelago di otto isole situate nell’oceano Pacifico nonché stato federale degli USA. Dietro tanta bellezza però si nasconde un tratto di oscurità colmato dalle sue numerose leggende. Una di questa ci racconta degli Huaka Ipo, gli antichi guerrieri hawaiani, conosciuti anche come Marciatori Notturni in quanto si dice che furono maledetti per l’eternità a marciare per le isole, su un’unica linea continua, portando con sé armi e recitando specifici testi in rima. I Night Marchers, altro nome con cui sono conosciuti questi fantasmi, non appaiono quasi mai durante le ore diurne e quando lo fanno significa che stanno scortando un parente vivente dall’altra parte. I segni che permettono di riconoscerne l’arrivo e l’avvicinamento sono i suoni dei tamburi, un odore sgradevole e il rumore prodotto da alcune conchiglie che vengono soffiate. È considerato un presagio malvagio guardare i Marciatori Notturni quindi, per proteggersi, ci si deve mettere a faccia in giù sul terreno, in posizione prona, come segno di rispetto. Se ti scoprono a guardarli ti uccideranno all’istante, a meno che un antenato ti riconosca e ti dichiari come parte del suo sangue. Poiché nessuna struttura solida, costruita sul percorso dei Night Marchers, può scoraggiarli, molti locali raccontano storie di Marchers della Notte che attraversano le loro case e lasciano la paura nei loro cuori. Un’altra leggenda interessante è quella sulla dea Pele. Su di essa esistono numerose storie, quella più conosciuta, però, racconta di come la dea punì gli egoisti e premiò coloro che onoravano lo spirito di Aloha. Un giorno, Pele assunse le vesti di un’anziana signora con un bastone, e decise di camminare fino al villaggio più vicino. Si imbatté in una grande casa dove vide una famiglia ben vestita che festeggiava. Pele disse loro che stava camminando da molto tempo e avrebbe voluto qualcosa da mangiare. Chiese, allora, diversi alimenti che sapeva venivano consumati abbondantemente nella casa, ma la famiglia a tutte le richieste rispose di non avere abbastanza da condividere. Così Pele se ne andò e continuò il suo viaggio. Incontrò un’umile casa. Sbirciando attraverso le porte vide una famiglia che si godeva felicemente i frutti del proprio giardino. Pele li salutò e fece la stessa richiesta fatta alla precedente famiglia. Al contrariò dell’altra, però, questa la accolse immediatamente e preparò per la dea una ciotola di cibo. Pele finì la sua prima ciotola, chiese di più e fu subito accontentata, fino a quando la donna di casa le disse che non le rimaneva più nulla fino al raccolto successivo. Così Pele si alzò dalla tavola e disse alla famiglia che, per la loro gentilezza, sarebbero stati ricompensati con un raccolto fruttuoso. Al contrario, le culture della prima casa sarebbero morte.