di Flavio Cupani (classe 1^B) – Leggere è bellissimo ! Ma ancor più bello è leggere le favole.
Nelle favole gli animali rappresentano gli uomini con i loro vizi e le loro virtù; la natura che fa da sfondo alle varie vicende ricopre un ruolo secondario; all’autore di favole infatti non interessa inserire l’animale nel suo habitat, ma piuttosto descriverne i comportamenti per richiamare alla mente del lettore norme di vita che regolano la convivenza umana. Ogni favola deve racchiudere una verità morale o un insegnamento di saggezza pratica, spesso espressa esplicitamente in una massima.
L’animale delle favole perde talvolta, e sempre più di frequente quanto più ci si avvicina ai tempi moderni, ogni caratterizzazione psicologica peculiare, per diventare semplice pretesto all’introduzione di una conclusione morale: il fine morale è assolutamente predominante.Nelle favole antiche, senza una lettura critica, il messaggio che a volte il lettore potrebbe ricevere è che bisogna adeguarsi alla società in cui si vive, accettando le proprie condizioni di vita. Non sempre esiste una esplicita visione critica di norme comunemente accettate per consuetudine.In un mondo invaso dalla tecnologia avere un libro in mano sembra quasi superato, e quelle storie tradizionali, che per millenni hanno affascinato la fantasia di tanti bambini stanno scomparendo. E’ importante, invece, recuperarle, anche perchè le favole sono un ottimo mezzo per spiegare ai bambini cosa è giusto e cosa è sbagliato, in maniera semplice e con l’ausilio di personaggi magici che possono catturare la loro attenzione. Le favole, poi, hanno il grande vantaggio di essere brevi, così da rimanere impresse nella memoria del bambino senza sforzo.