Di Nicola CICE – Venerdì 4 dicembre i Pinguini Tattici Nucleari, in collaborazione con Mondatori Store e Sony music, hanno incontrato online i propri fan che avevano preordinato il loro nuovo album “Ahia”.
Ma prima di tutto, perché si chiamano Pinguini Tattici Nucleari?
In una delle conferenze di Sanremo 2020, hanno affermato che il loro nome deriva da una birra che non hanno mai bevuto perché di produzione limitata e quindi costosissima. Hanno anche affermato che ad un certo punto della loro carriera hanno avuto dei ripensamenti sulla scelta del loro nome, ma successivamente hanno capito che questo sarebbe stato il loro punto di forza.
Durante l’evento del 4 i Pinguini Tattici Nucleari hanno risposto alle domande formulate dai loro fans con singolare simpatia ed ironia.
”Come scegliete i titoli dei vostri brani?”
E la loro risposta è stata che i titoli vengono fuori in base alla storia del brano.
Alla domanda “qual è stata la vostra caduta peggiore?” ognuno di loro ha detto la sua: Riccardo Zanotti ha raccontato di quando giocava con i suoi amici a spingersi fuori la scuola dove nei pressi c’era uno strapiombo non in sicurezza in cui un giorno è caduto rompendosi la parte frontale della testa; Nicola Buttafuoco, invece inciampò mentre giocava a calcio; Elio Biffi non racconta una suo caduta ma la caduta della sua auto in un fosso e Matteo Locati ha raccontato della sua caduta dal roller.
Un’altra domanda ancora è stata: “se rimaneste congelati per settant’anni e vi risvegliaste nel 2090, cosa chiedereste a Google per prima cosa?”.
Le risposte sono state diverse come: “Che fine ha fatto Venezia?”; ”Sopravvive ancora la Monarchia dell’Inghilterra con la regina Elisabetta?”; “Esiste il viaggio nel tempo o il teletrasporto?”.
Infine, alla domanda “se non aveste formato questo gruppo, cosa avreste fatto?” di nuovo ognuno di loro ha dato la sua risposta: Riccardo Zanotti ha detto che avrebbe voluto fare il giocatore professionista di giochi da tavolo; Elio Biffi avrebbe voluto lavorare nell’abito dell’agricoltura; Matteo Locati, invece, ha affermato che avrebbe voluto lavorare nelle scuole Giapponesi; Nicola Buttafuoco avrebbe voluto fare lo psicologo o il criminologo; Simone Pagani avrebbe voluto fare l’educatore e Lorenzo Paso avrebbe voluto fare il guardiano in un museo.
Dopo aver risposto alle domande, inaspettatamente non hanno parlato del loro nuovo album, ma hanno gradevolmente chiacchierato con i loro fan, chiudendo l’incontro con calorosi saluti.