//Le buone maniere… dimenticate

Le buone maniere… dimenticate

di | 2018-10-26T10:31:47+02:00 24-10-2018 22:42|Alboscuole|1 Comment
di Patrizia Maria Sparagna (2^ C) – Sono anni ormai che uno dei pregi più importanti della vita, l’educazione, lascia molto a desiderare. Percorrendo le stradine di un paese non si vive più l’atmosfera tranquilla e serena di un tempo. I ragazzi hanno smesso di giocare a “campana”, a nascondino o a pallone con i propri amici. Non ci sono più giochi disegnati con gessetti sull’asfalto, ma scritte e disegni tracciati con bombolette spray, così vengono imbrattati anche mezzi pubblici, muri e statue. Nessuno ride più e scherza come un tempo, l’argomento principale delle nuove generazioni sono i gossip, che consistono principalmente nel parlare alle spalle delle persone, ed è orribile che si passino ore facendo questo. Ai bambini non si raccontano più storie come un tempo, ma li si lascia giocare fino a tardi con gli smartphone, abituandoli già da piccoli ad un eccessivo e pericoloso uso dei social, che fa vivere loro un’infanzia fredda e distaccata dalla famiglia. Le nuove tecnologie hanno generato nelle persone uno stile di vita non solo sbagliato, ma anche infelice. Si cammina  con lo sguardo fisso su uno schermo e non si ha la buona educazione di salutare un adulto incontrato per strada, cosa che un tempo era impensabile. Tutto è basato su quella piccola “scatola del web”. Di rado sentiamo davvero il bisogno di passare delle ore con gli amici, perché è come se non ne avessimo l’occasione, visto che siamo sempre concentrati alla navigazione su internet. Credo che tutto questo sia davvero triste, poiché il tempo che ci viene sottratto potrebbe venire usato per moltissime altre cose positive, come studiare, leggere, passare del tempo con la famiglia o per poter semplicemente riposare. Tanti anni fa, nonostante ci fossero molti problemi, le persone erano molto più felici, perché ci si soffermava a guardare il cielo piuttosto che un cellulare, si dialogava con la gente di persona e, di conseguenza, c’erano meno ansie. Si era abituati a parlare guardando la persona interessata, piuttosto che scrivere messaggi senza emozioni. Immagino che sarebbe molto bello fare un salto nel passato per poter riavere le buone maniere di un tempo e poter vivere più serenamente, con meno preoccupazioni.  Se solo i genitori fossero più attenti e rigidi, tutto sarebbe diverso. Sembra ormai che essere educati sia una caratteristica fuori moda; gli anziani, vedendo un ragazzo ben educato per strada rimangono sbalorditi, come se fosse una cosa alquanto strana. Questo dovrebbe far riflettere molto, non solo i ragazzi, ma anche chi dovrebbe educarli . Non possiamo pretendere dalla società sicurezza e gentilezza se questi valori non vengono più trasmessi ai giovani.