di Lea Convilli Classe 2^ C. – Le api sono insetti molto utili perché forniscono all’uomo il miele e la cera. Di questo insetto molto laborioso la caratteristica principale è la vita sociale, infatti di esse ci sono delle società vere e proprie costituite da migliaia di esemplari. Per ogni sciame è presente una sola femmina, cioè la “regina”, che ha il compito di procreare, vi sono parecchie centinaia di maschi “fuchi” e diverse migliaia di femmine, le “operaie” che però non depongono uova. Vivono in stato selvatico dove costruiscono, soprattutto nelle cavità dei vecchi tronchi di albero, il loro nido che consta d’innumerevoli cellette prismatiche esagonali. Queste cellette, che nel loro assieme costituiscono il favo, sono costruite con la cera che è la sostanza che trasuda dall’addome delle operaie. Le operaie, oltre alla costruzione dell’abitazione, provvedono a raccogliere l’alimento necessario per la vita di tutta la comunità. Esse svolazzando di fiore in fiore, succhiano il nettare, sostanza zuccherina prodotta dai fiori che nel loro apparato digerente si trasforma in miele. Il miele è rigurgitato nelle cellette dell’alveare e viene ricoperto di cera per potersi conservare meglio. Oltre al nettare, le operaie, raccolgono in speciali cestelli che hanno nelle zampe posteriori, il polline che è quella polverina gialla che si trova nei fiori e la conservano in speciali cellette, che funge da alimento giornaliero per il nutrimento delle larve. La regina, a sua volta, depone un uovo in ciascuna cella, si stima che il numero ammonti a 50.000 in un anno. Dalle uova in pochi giorni nascono delle larve cieche e prive di zampe che vengono alimentate dalle operaie. La maggior parte di queste larve, diventano api operaie, alcune soldati e poche altre regine. Così la popolazione dell’alveare appena aumenta in modo rilevante la vecchia regina e molte operaie abbandonano quell’alveare e volano in cerca di una sede idonea per costituire una nuova colonia. Trovato il luogo opportuno, le api si attaccano l’una all’altra in modo da formare una specie di grappolo ed a questo punto, gli apicoltori, s’impadroniscono dello sciame e lo mettono in una casetta di legno denominata “arnia” dove le api ne costruiranno il nido. Le api sono molto utili in natura perché volando di fiore in fiore provvedono all’impollinazione favorendo la crescita di piante e frutti e forniscono all’uomo il miele e la cera che verrà lavorata e trasformata in candele.