di Maddalena Biondi – Giallo ocra, rosso carminio, verde bosco, blu oltremare, rosa antico, lana, cotone, ciniglia, rafia, jersey, maglioni, vestiti , borsette, presine, collane e bracciali..… Questi sono i fili che legano me e mia madre.
Lei ha la passione di cucire, ricamare, lavorare a maglia e all’uncinetto; quello europeo, quello tunisino, quello su rete. E ha la passione di insegnarmelo, di spiegarmelo, di farmene innamorare.
Insieme tessiamo questa ragnatela che ci terrà unite per sempre. Ci divertiamo a fare cose per me nuove ma antiche.
Quando lei si siede, prende i suoi gomitoli, le sue stoffe e i suoi strumenti o monta la macchina da cucire, e mi insegna nuovi modi di creare con i fili, io mi metto vicino a lei e osservo cercando di registrare tutto ciò che mi fa vedere; e ascolto quello che mi racconta mentre lavoriamo perché non voglio perdere nulla di quello che mia madre sta cercando di trasmettermi. Lei mi parla di generazioni passate in cui le donne si riunivano per cucire, tessere e ricamare tutte insieme mentre chiacchieravano. Mi racconta di quando nel paese di sua nonna le donne si mettevano fuori casa in piccoli gruppi su seggioline di vimini e ognuna faceva qualcosa da sola ma insieme alle altre. Lei le chiama le allegre comari e dice che da vecchia vuole una seggiolina di vimini fuori la porta di casa con le sue amiche.
Immagino un lontano futuro in cui anche io farò la stessa cosa: avrò fili, stoffe, bottoni, aghi, uncinetti, e spiegherò a qualcuno come fare. Sarò anche io un’allegra comare.