//L’Azienda Italiana di cosmetici KIKO MILANO

L’Azienda Italiana di cosmetici KIKO MILANO

di | 2024-02-26T08:15:46+01:00 26-2-2024 8:15|Alboscuole|0 Commenti
di Zoe Pegoraro, Classe 3^ B. –   Care lettrici l’articolo è rivolto proprio a coloro che utilizzano i prodotti del brand KIKO MILANO per dare ulteriori informazioni che ne attestano il successo della sua leader nel settore dei make-up non soltanto in Italia ma anche in Europa. Attualmente sono presenti più di 900 store in tutto il mondo con oltre 6.500 dipendenti che operano anche con i suoi e-commerce. Per la produzione dei prodotti l’azienda si avvale della collaborazione di fornitori italiani, francesi e tedeschi. L’intero pacchetto dei prodotti di make-up è prodotto in Europa mente i fornitori di maschere sono della Corea del Sud. La KIKO MILANO  è un marchio italiano di cosmetica nato nel 1997 da un’idea di Stefano Percassi, uno dei sei figli di Antonio Percassi, fondatore del gruppo di famiglia. Il fondatore sceglie questo nome da assegnare al brand perché doveva essere breve e rimanere in testa e in più era proprio il nomignolo di una ragazza che aveva conosciuto in una discoteca a New York. Il primo punto di vendita fu un corner di 8 metri quadrati inserito nello storico negozio Fiorucci di Piazza San Babila di Milano. Inizialmente i prodotti furono collocati nella fascia alta di vendita ma non ebbero i risultati sperati così vennero spostati e svenduti in uno dei centri commerciali della famiglia Percassi. Dopo i primi successi di vendita venne ampliata la gamma, aggiungendo a quelli della linea del make-up,  con prodotti per smalti, skin care e accessori beauty, i quali riscontrano subito il favore delle utenti, così vengono aperti i punti vendita anche in altri Paesi dell’Europa. Il marchio diventa famoso e nel 2009 viene attivato anche il canale e-commerce. Nel 2012 viene acquisito il marchio di fascia  alta Madin Productus. Incominciano a crescere ricavi e redditività dell’azienda così banche aprono i cordoni della borsa. L’espansione continua e crescono i punti vendita anche all’estero dagli Emirati Uniti al Qatar, ma anche in Russia, in Turchia, da Hong Kong all’india e oltre Oceano negli Stati Uniti.