di REDAZIONE – A seguito dei lavori in corso di ristrutturazione del bagno prospiciente le sezioni 2C-3A abbiamo dovuto cambiare aula con conseguente trasloco dei materiali, degli attrezzi e di qualche tavolino con le sedie, affinchĂ© potessimo non interrompere l’attivitĂ didattica. Per i bambini e le bambine non è stato difficile adattarsi alla nuova situazione. Tutt’altro, al problema sono state cercate e create delle soluzioni alternative. Abbiamo sfruttato i corridoi per i giochi a terra e a tavolino e abbiamo cambiato gli spazi per il pranzo, per l’utilizzo del bagno, per il riposo pomeridiano, favorendo la socializzazione con gli altri bimbi della scuola e con altro personale adulto. Superando consueti schemi di pensiero utilizzati quotidianamente, si è sviluppato nei bambini il pensiero divergente al quale è strettamente correlato l’atto creativo e quindi la “creativitĂ in generale”.
Le insegnanti hanno pensato di programmare delle attività “sul cantiere” attraverso domande, osservazioni, storie, giochi del “far finta” e soprattutto la supervisione di come procedevano i lavori. Si è pensato di intraprendere un percorso che toccasse da vicino l’osservazione del lavoro svolto e degli attrezzi usati dagli operai. Alla domanda posta ai bambini/e: “che cos’è il cantiere?”
i bambini hanno così risposto:
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quello che canta le storie
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è uno che balla
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è un monte
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è quando scavano la terra
Infine ciascun bambino si è improvvisato architetto realizzando un plastico: “il bagnetto che vorrei”-