di Monica Stasi
Nel cuore del Cile, tra le aride valli centrali e una delle più intense produzioni agricole del pianeta, l’avocado è diventato più di un semplice frutto: è simbolo di prosperità economica, ma anche protagonista di una crisi ambientale e sociale senza precedenti. L’esportazione dell’avocado cileno, spinta dalla crescente domanda globale, ha trasformato il Paese in uno dei principali fornitori del frutto per mercati di tutto il mondo, Italia inclusa. Tuttavia, dietro al successo commerciale di questo “oro verde” si cela una realtà drammatica: una crisi idrica che sta mettendo in ginocchio intere comunità. Le regioni di Petorca e Valparaíso, epicentri della coltivazione intensiva di avocado, sono diventate il simbolo di un paradosso. Mentre i coltivatori delle grandi piantagioni irrigano i campi con enormi quantità d’acqua, le comunità locali vivono una condizione critica: l’acqua potabile arriva solo attraverso autobotti, e spesso in quantità insufficienti. Ogni albero di avocado consuma fino a 200 litri d’acqua al giorno, una risorsa che potrebbe soddisfare le necessità di centinaia di persone. La priorità data all’irrigazione agricola ha prosciugato fiumi e pozzi, riducendo drasticamente la disponibilità idrica per le famiglie. In città come Petorca, le persone sopravvivono con appena qualche litro d’acqua a settimana, mentre milioni di chili di avocado attraversano oceani per rifornire i mercati globali.
Nel 2023, il Cile ha esportato 116.000 tonnellate di avocado, registrando un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. In Italia, il consumo del frutto è in costante aumento, alimentando una catena produttiva che rischia di portare il Cile al collasso ambientale. La coltivazione di avocado, già accusata di avere un impatto significativo sulle risorse naturali in Paesi come Messico e Perù, sta trasformando le regioni cilene in zone aride e impoverite. Nonostante il contributo economico che l’esportazione porta al Paese, il costo sociale ed ecologico è insostenibile. La sfida per il Cile è trovare un equilibrio tra le richieste del mercato globale e la necessità di preservare le sue risorse naturali. Le autorità cilene e i consumatori di tutto il mondo hanno la responsabilità di chiedersi quale sia il vero prezzo di un avocado.
Affrontare questa crisi significa investire in coltivazioni più sostenibili, garantire il diritto all’acqua per le comunità locali e riconsiderare il nostro rapporto con i prodotti che acquistiamo. Solo così l’“oro verde” potrà davvero rappresentare una risorsa per tutti, senza compromettere il futuro delle terre e delle persone che lo producono.