di prof. Raffaele Maniello – L’arte vive…vive il tempo e la storia, vive l’uomo e i valori, vive i luoghi e la mente… L’arte vive nel talento e nella creatività. E nell’era contemporanea l’arte è legata alla tecnologia.
Vi è, nella relazione fra arte e tecnica, qualcosa di costitutivo che ne fonda in qualche modo il contrassegno di reciprocità.
Nell’antichità greca, del resto, la parola téchne copriva entrambi i concetti. I Greci non possedevano, infatti, un termine che comprendesse esclusivamente le Belle Arti, cioè architettura, scultura e pittura. Il loro ampio concetto di arte, a cui sostituiremmo oggi forse quello di abilità, sopravvisse all’antichità e persistette a lungo nelle lingue europee, le quali, volendo mettere in rilievo le speciali caratteristiche della pittura o dell’architettura, non poterono usare semplicemente il termine “arte”, ma dovettero definirle Belle Arti. Il termine téchne, che noi traduciamo arte, comprendeva quindi ogni prodotto dell’abilità tecnica e ciò attribuiva importanza alle conoscenze e non all’ispirazione.
Cosa è cambiato, cosa sta cambiando nell’arte; arte ed espressioni artistiche influenzate e generate dalle mode, dalle necessità di comprensione del micro e macrocosmo, ma soprattutto dalla conoscenza della tecnologia.
Se la téchne, nella sua originaria accezione, indicava le abilità tecnico-pratiche necessarie a produrre un’opera, la poiesis indicava la creazione artistica. Ma nel pensiero estetico della Grecia antica l’aspetto poietico della creatività umana, ciò che nel mondo moderno sarebbe diventato Ars, andava ad identificarsi solo nella poesia, mentre quello tecnico si conformò alle molteplici forme della prassi teorico-metodica. Quindi ci si chiede…com’è cambiata l’opera d’arte nell’era della virtualità e dell’interattività?La multimedialità è la caratteristica che accomuna le opere d’arte facenti uso di tecnologie comunicazionali. Oggi, multimediali, si definiscono soltanto quelle operazioni fondate sull’uso di tecnologie informatiche digitali che utilizzano contemporaneamente più linguaggi: testo, immagini, suoni. Ma in ambito artistico questo termine può avere una valenza più ampia: medium, plurale media, è il mezzo espressivo attraverso il quale l’artista trasmette il suo messaggio e funge da collegamento fra il momento produttivo e quello fruitivo dell’opera d’arte. Il termine “multimediale” ha quindi il significato di “uso di più media”, spesso diversi da quelli tradizionali. Con questa accezione di multimediale ci si potrebbe riferire a tutte quelle esperienze artistiche nelle quali gli artisti hanno iniziato ad usare materiali diversi non propri alla tradizione. La multimedialità, che in sintesi è la possibilità di utilizzare più strumenti espressivi in uno stesso contesto creativo, conferisce nuove possibilità di relazione all’artista che assoggetta questi nuovi strumenti alla propria predisposizione.
E questo significa che si sperimenti, che si evolva e proprio la sperimentazione mista all’evoluzione e alla creatività che fanno dell’arte poesia e la massima espressione umana!