di Anna Ambrosio-Valeria Ambrosio- Il 16 gennaio 2023, dopo quasi trent’anni di latitanza, Matteo Messina Denaro, il “padrino” della mafia siciliana, uno dei criminali più ricercati al mondo è, stato arrestato dai Carabinieri del ROS con la collaborazione del GIS a Palermo, proprio la città dove ha ucciso due delle sue vittime: Giovanni falcone e Paolo Borsellino, magistrati, due uomini che negli anni Ottanta hanno scoperto i segreti della mafia. Sono morti in seguito a due tragici attentati mafiosi, accaduti il 23 maggio e il 19 luglio 1992. Prima dell’arresto è riuscito a compiere le uccisioni di tante persone da riempire un cimitero” come dichiara lo stesso mafioso. Secondo alcuni, Messina Denaro avrebbe la chiave di alcuni dei crimini più efferati commessi dalla mafia siciliana. Nel 2002 era stato condannato in contumacia all’ergastolo per aver personalmente ucciso o ordinato l’omicidio di decine di persone. La caccia a Messina Denaro è stata complicata dalla quasi totale assenza di fotografie recenti. Avendo a disposizione solo alcune foto tessere scattate tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, le autorità italiane hanno ricostruito il suo aspetto in modo digitale, utilizzando le più recenti tecnologie e le informazioni fornite da pentiti mafiosi. Alcuni di questi hanno rivelato che Messina Denaro si è sottoposto a chirurgia plastica facciale per nascondere la sua identità, mentre altri hanno dichiarato che gli sarebbero state rimosse le impronte digitali. Noi, ci auguriamo che si trovino gli altri responsabili, coloro che hanno aiutato questi esseri che umani non si possono definire.