Prendete la lista della spesa e iniziate a cancellare le voci: melone, caffè, cioccolato, mele, limoni. Tenete la penna in mano, vi servirà: se sparissero le api, e con esse altri preziosi insetti impollinatori, l’elenco dei cibi di cui dovremmo fare a meno diventerebbe infinito. Api, coleotteri, farfalle e altri impollinatori sono “responsabili” della buona resa del 75% dei raccolti su cui basiamo la nostra sopravvivenza. La salute di tutti questi impollinatori è oggi messa a dura prova: un quarto delle api europee rischia l’estinzione, per cause non ancora del tutto chiare, ma che probabilmente includono l’uso di pesticidi, la scarsa disponibilità di cibo per gli insetti, la diffusione di parassiti.
Oggi, 20 maggio 2019, si celebra la seconda giornata mondiale delle api! La festa è stata istituita dall’ONU per ricordare il fondamentale ruolo svolto dalle api nel mantenimento dell’equilibrio naturale.
Le api infatti sono tra le protagoniste principali del processo d’impollinazione, ossia il trasporto di polline da un fiore all’altro che permette alle piante di potersi riprodurre: sono, insomma le “coltivatrici del pianeta”. La riduzione del loro habitat ed il crescente inquinamento hanno complicato drasticamente vita e riproduzione di questi insetti, i quali sono quasi spariti dalla Cina e stanno rapidamente diminuendo in America ed Europa, Italia compresa, dove le api, oltre che impollinare, producono anche più di 30 qualità di mieli differenti!
Entriamo insieme nel mondo di questo piccolo ma importantissimo animale. L’alveare prevede l’esistenza di 3 caste: la regina, l’unica in grado di riprodursi arrivando a deporre fino a mille uova al giorno; i maschi, detti “fuchi”, che sono presenti solo in primavera in qualche centinaia di individui e hanno l’esclusivo compito di fecondare le uova; le operaie, femmine sterili che svolgono tutte le mansioni necessarie alla salute dell’alveare, come raccogliere il nettare e il polline, pulire le celle, nutrire le larve (con il miele) e la regina (con la pappa reale), difendere la comunità dall’attacco dei predatori e dei parassiti. Mediamente, un’operaia vive 2-4 settimane durante l’estate ma, se supera l’inverno, può raggiungere gli 11 mesi, i fuchi circa 4-8 settimane, e non affrontano mai la stagione fredda, e le regine 2-5 anni.
Un aspetto sbalorditivo del comportamento delle api è la capacità delle operaie di comunicare alle compagne l’esatta ubicazione di una nuova fonte di cibo attraverso una particolare “danza”, che non solo indica il punto esatto dove andare a prelevare il polline e il nettare dai fiori, ma anche quanto cibo è disponibile.