di Flavia Mezzanotte (IV^AO) – È facile subire la tentazione di barricarsi all’interno di un mondo perfetto, una cupola di vetro impenetrabile, uno scrigno intoccabile, dove tutti sono stati abituati ad essere in un determinato modo e tutto ciò che ci circonda è destinato a svolgere una determinata funzione.
La società di oggi, per quanto si sia evoluta e si sia rinnovata, non ha ancora acquisito il giusto modo di affrontare le problematiche riguardanti il diverso, calandosi nei panni dell’altro per capire le differenze e allo stesso tempo le somiglianze, riuscendo così a far evolvere il proprio pensiero ed evitando che esso continui ad andare avanti in una sola direzione.
Forse basterebbe porsi la una semplice domanda: “Perché e con quale coraggio si prende in giro una persona gay che ama? Si può negare a qualcuno il diritto di amare?”. Amare è amare e basta, senza nessun altro vincolo e non conta chi si ama, se sia uomo, donna o gay, non c’è nessuna differenza. L’amore va oltre a ciò che lo sguardo vede.
Oggi l’omosessualità sconta l’aggressività, la persecuzione e il timore che ogni società riversa sul diverso, sia egli uno straniero, un povero oppure un gay, chiunque insomma non abbia le stesse caratteristiche dello stereotipo di uomo considerato “normale” dalla società.
Forse basterebbe porsi la una semplice domanda: “Perché e con quale coraggio si prende in giro una persona gay che ama? Si può negare a qualcuno il diritto di amare?”. Amare è amare e basta, senza nessun altro vincolo e non conta chi si ama, se sia uomo, donna o gay, non c’è nessuna differenza. L’amore va oltre a ciò che lo sguardo vede.
Oggi l’omosessualità sconta l’aggressività, la persecuzione e il timore che ogni società riversa sul diverso, sia egli uno straniero, un povero oppure un gay, chiunque insomma non abbia le stesse caratteristiche dello stereotipo di uomo considerato “normale” dalla società.
Basterebbe porsi la semplice domanda: “Perché e con quale coraggio si prende in giro una persona gay, che ama?”. Amare è amare e basta, senza nessun altro vincolo e non conta chi si ama, se un uomo o una donna, non c’è nessuna differenza. L’amore va oltre a ciò che lo sguardo vede.
Bisognerebbe apprezzare e stimare uomini e donne innamorati di persone dello stesso sesso, sia per aver avuto il coraggio di scontrarsi con i pregiudizi, sia per non aver temuto conto del giudizio degli amici e dei genitori.
Bisogna parlare e non camuffarsi nel buio, vivendo nascosti, bisogna essere disponibili a parlare dei propri problemi con qualcuno, trovando il modo giusto di esporre la propria paura, rabbia, delusione e timore di essere picchiati o “calpestati” come si farebbe con dell’erba secca o con dei fiori considerati brutti solo perché diversi dagli altri, per il fatto di essere gay, e bisognerebbe scuotere la situazione per fare in modo di non essere umiliati e derisi davanti alla classe, alla scuola ecc..
Bisogna iniziare a tirar fuori il meglio di sé, a non avere più paura di chi non comprende la persona gay, e di non permettere di schiacciare i gay solo perché visti come persone più vulnerabili e indifese.
La vita è un dono bellissimo quanto veloce a scorrere e per questa ragione deve essere vissuta in pieno con le proprie idee e passioni. In questo mondo in cui ognuno di noi sembra solo una delle tante fotocopie, fortunatamente siamo diversi uno dall’altro; non amiamo tutti lo stesso sport, non abbiamo tutti gli stessi amici, non facciamo tutti parte della stessa squadra di pallavolo o di calcetto, non sentiamo tutti lo stesso genere di musica e cosa più importante non amiamo tutti alla stessa maniera né la stessa persona. Siamo tutti in grado di amare incondizionatamente sia i gay che gli eterosessuali, e, nessuna persona dovrebbe essere schernita per la scelta di amare una persona del suo stesso sesso.
In Italia, circa un milione di persone sono omosessuali o bisessuali dichiarati, ma l’essere gay ancora non è una paura passata e quindi la società non è pronta ad accettare il matrimonio tra due persone dello stesso sesso, né è permessa l’adozione di un bambino a persone dello stesso sesso. Tutto questo dovrebbe finire poiché ogni uomo è libero, e di conseguenza non deve essergli impedito di vivere senza poter creare una vera e propria famiglia solo perché la mente delle persone non è ancora aperta a tutto ciò.
Forse scavalcare l’idea dei gay è un passo troppo grande e pauroso da affrontare, e tutti quindi preferiscono essere parte del pubblico di uno spettacolo chiamato “vita”. Una vita criticata e non sempre felice come desiderano al contrario le coppie gay. Sono tutti troppo impegnati nel cercare la propria felicità che non hanno tempo di aiutare gli altri a trovare la propria, come i gay, ed è giusto che sia così. Ma se vogliamo vivere felici noi, perché non lasciare vivere tranquilli e felici anche i gay?
Fino a quando tutto questo non si muoverà, le cose resteranno così: gli eterosessuali destinati ad essere felici e i gay segregati in casa per il timore degli altri, destinati ad essere sempre giudicati.