L’alimentazione è un bisogno primario per la vita dell’uomo. Noi esseri umani dovremmo avere un’alimentazione corretta, perché la poca cura nel consumare il cibo potrebbe generare malattie. Molte persone non hanno un’alimentazione corretta e soffrono di diverse patologie: anoressia, bulimia, diabete. Parlare di alimentazione non significa solamente nominare ingredienti e ricette, ma soprattutto affrontare uno degli aspetti più interessanti della cultura di ciascun popolo e della società contemporanea. Per esempio, il pomodoro, da noi conosciuto fin dal 1500, è diventato l’ingrediente fondamentale della pizza e della pasta, e quindi della dieta mediterranea. Tra i disturbi alimentari quelli maggiormente diffusi tra i giovani sono la bulimia e l’anoressia. Si tratta di problemi con manifestazioni assai differenti. Uno consiste nell’assunzione eccessiva di cibi, l’altro nel rifiuto degli stessi; entrambi però hanno origine da un disagio psicologico e affettivo. Per semplicità gli alimenti possono essere suddivisi in 5 grandi categorie rappresentate in una piramide alimentare. Alla base si trovano i cereali e i loro derivati, che forniscono i carboidrati che sono una fonte di energia contenente vitamine, sali minerali e fibre. Al secondo livello c’è la verdura e in piccola parte la frutta. Entrambe contengono molta acqua e forniscono vitamine, sali minerali e fibre. Il terzo livello è suddiviso in 2 settori: il primo è composto dal latte e i suoi derivati, che contengono proteine e sono la più importante fonte di calcio; il secondo settore è formato da carne, pesce, uova e legumi secchi, tutti ricchi di proteine. Al vertice si trovano i grassi che hanno un alto valore energetico è per ciò vanno usati con moderazione. È importante soprattutto prestare attenzione all’abbinamento degli alimenti e la loro quantità varia a seconda dell’attività svolta quotidianamente e a quanto si sia in grado di bruciare calorie per non incrementare grasso corporeo. Nei paesi più ricchi si verifica non di rado uno spreco del cibo, oltre a un consumo non controllato delle risorse. Invece, nei paesi più poveri, il problema alimentare rimane grave ed è accentuata anche dalle conseguenze climatiche. Una delle più devastanti è l’avanzata della desertificazione che riduce le superfici coltivabili e quindi la disponibilità di risorse alimentari.