Di Francesca Guidi e dei bambini della IV C – XXI Aprile – Il mese di gennaio è stato dedicato ad attività di preparazione per il Giorno della Memoria.
Il punto di partenza è stata la lettura dell’albo illustrato “L’albero di Anne”, in cui un ippocastano racconta il suo punto di vista sulla storia di Anna Frank.
L’albero è realmente esistito e Anna lo nomina e lo descrive spesso nel suo Diario. Il ricordo di ciò che l’ippocastano ha vissuto e la speranza di un mondo migliore vivono oggi nelle 150 piccole piantine nate dai suoi semi.
Abbiamo realizzato un lapbook in cui sono state raccolte informazioni su Anna Frank, sull’ebraismo, sull’ippocastano… ma anche le nostre emozioni.
e…dalla voce dei bambini…
Nel 2005 l’Assemblea delle Nazioni Unite ha stabilito che il 27 gennaio si sarebbero ricordate le vittime della Shoah. La data è stata scelta perché il 27 gennaio 1945 i soldati dell’esercito russo aprirono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.
L’ALBERO DI ANNE FRANK
L’ippocastano di Anne Frank era uno dei più vecchi di Amsterdam, con più di 150 anni di età. Si trovava in un cortile interno e Anne poteva ammirarlo dalla finestra della soffitta del suo nascondiglio.
Anne ne parla spesso nel suo diario e con parole affettuose descrive i cambiamenti delle fronde durante le stagioni.
Nel 2005 la Fondazione Anne Frank fa raccogliere i semi dell’albero, per distribuirli alle scuole che portano il nome della ragazza e ad alcune organizzazioni che operano per la Pace.
Nel 2008, per sostenere l’albero cadente, fu costruita intorno al tronco un’armatura di acciaio. Il 23 agosto, però, purtroppo l’albero crolla, spezzandosi a mezzo metro da terra. In seguito è stato tagliato e rimosso, ma continua a vivere nei 150 piccoli ippocastani nati dai suoi semi.