di Michela Menichetti – Più volte sentiamo dirci dai nostri nonni di vivere a pieno gli anni della gioventù perché sono i migliori e mentre ci raccontano con molta nostalgia le loro avventure passate, strappandoci un sorriso, pensiamo che siano stati veramente bei tempi e che dovremmo sfruttare l’occasione per viverli anche noi. Ma siamo certi che queste emozioni possa provarle anche la nostra generazione, per poter ricordare in futuro la nostra adolescenza con felicità?
Sicuramente l’adolescenza segna un punto di svolta nella vita di ciascuno. È il passaggio tra l’essere bambino, dove si sogna e si viaggia con la fantasia, e l’entrata nel mondo dei grandi, fatto di responsabilità e conoscenza della realtà circostante.
Purtroppo, però, molti adolescenti hanno diversi problemi che li ostacolano nella loro formazione, seppur non si noti dall’esterno. Uno dei più comuni è quello soci-relazionale, caratterizzato soprattutto da conflitti interiori legati alla visione negativa del proprio “io” e alla paura di non essere accettati dalla società. L’esordio del problema si evidenzia durante lo sviluppo, quando comincia la formazione dei caratteri fisici che matureranno poi negli anni. In questo periodo alcune zone del corpo possono svilupparsi più velocemente di altre e molti ne soffrono, diventando vittime di bullismo (comportamenti violenti sia fisici che psicologici) da parte dei bulli, contro i più deboli, soggetti a umiliazioni e persecuzioni. Da qui i ragazzi si sentono meno accettati dalla società, pieni di insicurezza, soprattutto se non hanno amici con cui condividere le proprie emozioni. Un’altra difficoltà è il non vedersi come si vorrebbe davanti allo specchio, avendo in mente il modello di fisico “perfetto”, e sentirsi “sbagliato” da ogni punto di vista. Questo può portare a seri problemi, come ad esempio una scorretta alimentazione, che a sua volta può sfociare in patologie quali anoressia, bulimia e obesità, malattie gravi che richiedono molto impegno e l’aiuto di specialisti per uscirne.
Un appoggio importante è rappresentato dalla famiglia, anche se l’adolescenza è la fase della nostra ribellione, dove tutto ciò che ci consigliano le persone che ci circondano ci sembra sbagliato, ci sentiamo soli, incompresi e criticati. Alcuni non sopportano questo pesante carico e magari cadono in depressione, iniziano a farsi del male, passando da forme leggere di autolesionismo ad azioni più serie, finché qualcuno non riesce a cogliere in tempo il loro malessere e tirarli fuori dal tunnel in cui sono finiti. Ma si sa, nei tunnel si finisce intrappolati e non è facile uscirne. Diciamo, però, che l’adolescenza non è caratterizzata solo da aspetti negativi e che ognuno di noi la vive in modo diverso, pur avendo delle cose in comune. Una delle cose più belle è certamente l’amore: le prime cotte, i nostri primi momenti romantici, in cui ogni decisione è presa con lo stomaco e ogni scelta parte dal cuore! Ora, però, siamo alla fine di questo articolo, e non possiamo svelarvi tutto in una volta!
Spero che il tema vi sia piaciuto e vi abbia incuriositi ma soprattutto mi auguro che dopo aver letto queste righe sarete sempre più attenti nell’aiutare il prossimo e non fermarsi mai all’apparenza. A presto, Omega.