Sono oltre 100 le donne assassinate dall’inizio del 2023, di cui 82 uccise nell’ambito familiare/affettivo. Questi dati fanno davvero riflettere su come nonostante il passare degli anni la mentalità degli uomini sia ancora arretrata e di come la donna venga oggettificata e trattata con violenza. Sebbene questo sia un argomento molto discusso e purtroppo attuale, le vittime continuano ad aumentare, come il recente episodio avvenuto in Veneto, dove la giovane Giulia Cecchettin ha perso la vita per mano dal suo ex ragazzo Filippo Turetta. Entrambi ventiduenni avevano avuto una relazione di 2 anni nella quale avevano superato molti momenti difficili, come la morte della madre di Giulia, fin quando ad agosto la ragazza aveva deciso di interrompere la relazione, contrariamente alla volontà di Filippo. Secondo quanto riferito dai familiari, loro avevano continuato a frequentarsi e a studiare insieme, poiché praticavano la stessa facoltà (ingegneria biomedica) nella stessa Università a Padova. Subito dopo la rottura, Filippo aveva un carattere apatico e insistente nei confronti di Giulia, la quale avendo compassione accettava di continuare a vederlo. L’11 novembre c’è stato il cosiddetto “ultimo incontro” nel quale Giulia sperava di concludere definitivamente i rapporti con Filippo. Le cose, sfortunatamente non andarono come nei piani e ora Giulia è tra tutte quelle donne che ancora una volta hanno perso contro crudeli mentalità di alcuni figli sani del patriarcato. Quella stessa sera, Filippo, dopo essere passato a prendere Giulia in macchina, a soli 150 metri da casa sua l’ha aggredita e accoltellata, ha caricato il corpo nell’auto, spostandosi in Friuli dove lo ha abbandonato nel lago Barcis ai piedi di una scarpata ed è scappato raggiungendo la Germania dove, dopo una settimana, è stato rintracciato e arrestato. Questo è un finale che non ci saremmo mai aspettati. Le parole non sono mai abbastanza e non hanno nessun valore rispetto alla sofferenza, come la voce di una donna in confronto a quella di un uomo. Nonostante le manifestazioni e le giornate dedicate alla violenza contro le donne siano numerose, lo sforzo dedicato rimane vano e continuiamo purtroppo a sentire notizie terribili come quella di Giulia.
“Non tutti gli uomini sono come Filippo ma tutte le donne potrebbero essere come Giulia”
Alba Pace e Lucia Antonucci classe 2A liceo scientifico