Di Leonetti Clara – classe I sez. I
Nell’anno 2020, nel mese di marzo, arrivò da lontano un mostriciattolo pronto a vincere contro tutti e a farsi incoronare; era un virus che aveva deciso di passeggiare per tutto il mondo.
La creatura era molto piccola e riusciva ad intrufolarsi dappertutto; i suoi luoghi preferiti erano: la saliva, lo starnuto e la tosse.
Le sue prime quattro tappe furono la Cina, l’Italia, la Francia e l’Inghilterra e pian piano viaggiò in tutto il mondo attraversando le strade affettuose: la strada Bacio e la strada Abbraccio.
Camminò e creò molti danni e paure dovute alla sua presenza nei corpi delle persone.
I principali sintomi che causava erano simili all’influenza come dermatiti,
febbre, tosse secca, stanchezza, difficoltà di respiro. Nei casi più gravi si sviluppava polmonite, insufficienza respiratoria acuta che può portare fino ad arrivare anche al decesso.
Quando gran parte degli uomini si accorsero della sua potenza decisero di fermarlo formulando delle regole valide a cui tutti gli uomini dovevano attenersi.
In tutti i paesi e per le strade delle città c’erano un’infinità di cartelli rettangolari e i più diffusi erano igienizzare le mani, rispettare il distanziamento e indossare la mascherina.
Il mostriciattolo iniziò a chiedersi a cosa servissero questi cartelli.
Si avvicinò e vide che provenivano dall’Italia, dalla Francia e dall’Inghilterra e su di essi c’era scritto: Mantenere le distanze, Put on a mask e Lavez vos mains fréquemment.
Lo sport era vietato, si poteva uscire solo per una passeggiata e per una breve corsa evitando gli assembramenti.
Il mostriciattolo vide queste figure che parlavano alla gente per consigliare cosa fare per salvaguardarsi e chiese loro: “Cosa state facendo?”
Le regole risposero: “La tua presenza sulla terra sta creando danni, malattie, devi allontanarti e sparire al più presto. Nel frattempo, però, per evitare di peggiorare la situazione, tutti per proteggersi e salvarsi la vita devono adottare le misure scritte su di noi.”
Il virus arrabbiato e intento a non andarsene decise di lottare contro le regole convinto di vincere.
I rettangoli animati accettarono, e la lotta consistette nell’impedire “con l’arma delle regole” che il virus ammalasse alcune persone.
Gli uomini scelti, rispettando le norme, riuscirono a non contrarre il virus.
La battaglia fu vinta dalle regole perché erano state più forti.
Alla fine, il mostriciattolo era stato sconfitto e le regole festeggiarono cantando:
“Ritornerà
L’abbraccio tra la gente
Il sole sulla pelle tornerà
La libertà
Di urlare ad un concerto
Come abbiamo sempre fatto
Andrà tutto bene
Andrà tutto bene
Guardarsi negli occhi per poi dire
Andrà tutto bene
Andrà tutto bene.”
La favola ci insegna che non bisogna farsi vincere dal male ma si deve vincere, con il bene, il male.