Rosa Puzziferri – Questi giorni ho pensato molto a ciò che ci ha detto una nostra professoressa, vede noi alunni diversi, non presi dalla lezione o dai nuovi argomenti… Infondo è proprio vero! La nostra mente è completamente da un’altra parte a causa delle immagini impresse nella nostra mente che nessuno potrà mai cancellare. È impossibile restare indifferenti quando i social sono pieni di immagini e video di persone che vengono colpite da missili in diretta, urla di bambini che mi risuonano in testa da giorni. Forse per il costante pensiero ho sognato che il mio paese veniva colpito da un missile,vedevo il volto della gente impaurita, strutture che crollavano e che rappresentavano in pieno la mia infanzia. Quando ho aperto gli occhi mi sono resa conto che era tutto un sogno, ma non molto lontano . La gente a causa di questa guerra sta morendo, i bambini stanno morendo, la gente comune senza nessuna colpa sta morendo e mi immedesimo in coloro che lo stanno vivendo con la costante paura di non farcela. Giovani soldati vengono mandati lì, pieni di armi e molti anche contro la loro voglia, ma sono obbligati a sparare e ad uccidere anche se per farlo ci vuole molto coraggio . Non ci resta che la fede. Non ci resta che sperare e credere che tutto questo finisca al più presto e che sia un incubo lontano perché la guerra è sempre la stessa e ognuno la perderà . Dobbiamo credere nei principi che abbiamo sempre sostenuto, senza mascherare la realtà che, per quanto sia brutta e crudele, dobbiamo conoscere. Sono vicina a tutti coloro che sono costretti a stare lontani dalla loro famiglia, dalla loro città, dalla loro casa perché la gente non ha nessuna ragione di vivere tutto questo dolore. Ho riascoltato una canzone di Fabrizio Moro ed Ermal Meta “Non mi avete fatto niente” che consiglio a tutti di ascoltare perché descrive al meglio la situazione attuale. Ogni frase, ogni parola rimane incisa nel cuore e ci fa render conto di quanto sia preziosa la vita e quanto dobbiamo apprezzare ogni istante e ogni momento che viviamo e che ci è stato donato.