di Elena D’Iglio
Nel corso della storia calcistica non era mai accaduto che tre donne arbitrassero una partita di Serie A. Questo evento ci fu in Serie B e in Coppa Italia, ora è la volta del massimo campionato. Per la gara Inter-Torino, sfida valida per la 34esima giornata di campionato, disputata allo Stadio San Siro a Milano, il 28 aprile 2024 alle ore 12:30 è scesa in campo Maria Sole Ferrieri Caputi accompagnata dalle due assistenti: Francesca di Monte e Tiziana Trasciatti.
Il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Carlo Pacifici è intervenuto dopo la disputa della partita affermando che aver visto scendere in campo le tre ragazze ha costituito un momento importante nel percorso che il movimento arbitrale femminile sta compiendo all’interno dell’AIA. Le tre donne scese in campo si stanno distinguendo anche a livello internazionale con la partecipazione a competizioni di prestigio. La loro designazione ha rappresentato un passaggio significativo nel riconoscimento del lavoro svolto. Il valore e la qualità di arbitri e assistenti donne è ormai sotto gli occhi di tutti.
Personalmente ritengo che al giorno d’oggi essere un arbitro donna non è affatto facile, gli insulti, le proteste, sono sempre dietro l’angolo pronti ad assalirti. Da arbitro donna posso sicuramente affermare che per fare questo lavoro c’è bisogno di impegno, determinazione e dedizione, bisogna sempre proseguire dritti per la propria strada senza dar conto a nessuno.
Inoltre, il presidente Carlo Pacifici aggiunge: “Girando per le Sezioni ed i Comitati Regionali e Provinciali italiani ho avuto modo di incontrare tutte le ragazze che, con impegno e dedizione, stanno affrontando questa avventura con il sogno di seguire il percorso delle colleghe più esperte. Alla base c’è però sempre la voglia di divertirsi svolgendo con passione l’attività arbitrale. Nella nostra Associazione abbiamo infatti 2.357 donne che si stanno mettendo in luce nei vari ruoli, non solo come arbitri e assistenti, ma anche in qualità di osservatori e dirigenti. Questo testimonia come le donne, con competenza, impegno e serietà, siano ormai una componente essenziali all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri.”