Nato come esperimento, finito come una pandemia.Il Coronavirus (o COVID-19) nasce in un laboratorio cinese, a Wuhan, dall’unione tra il virus della SARS e una proteina dei pipistrelli.E’ stato creato per stare in laboratorio per motivi di studio, ma qualcosa è andato storto, non è certa la causa, ma si sa che è finito in un disastro.Il COVID-19 è una malattia respiratoria, simile all’influenza, ma molto più grave, in Italia, ha costretto migliaia e migliaia di persone in terapia intensiva e in quarantena domiciliare, facendo strage di morti.Si sono dovute prendere importanti decisioni: un lockdown, una chiusura totale, lasciando tutti gli studenti a casa, facendo chiudere negozi e attività non ritenute necessarie, facendo perdere lavoro a molte persone.E’ crollata l’economia, come anche i contatti sociali, ma si ha avuta una grande fortuna: internet. Con questo virus ci si è resi conto che la sanità è debole: mancano strutture, macchinari e fondi. Ma tutto ciò non basta perché c’è bisogno di medici e infermieri, per questo a causa dell’emergenza si è chiesto addirittura ai medici in pensione di dare supporto, in quanto anche gli operatori sanitari si sono ammalati.Quest’estate si è tornati per poco a una normalità, invece ora stiamo entrando in un secondo lockdown, non totale ma quasi. Gli ospedali sono ancora più affollati di prima, torna la paura: scuole chiuse in alcune regioni, comincia a farsi sentire il distaccamento sociale.Usciremo da tutto ciò? Speriamo che a breve ci sarà effettivamente un vaccino che ci aiuterà a tornare alla normalità. Questa situazione sarà ricordata nei libri di storia delle future generazioni per la sua capacità di aver messo in ginocchio l’intero globo.
Cristian Verì
Classe III E
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