//La storia della Befana tra leggenda e folklore

La storia della Befana tra leggenda e folklore

di | 2023-12-30T15:44:34+01:00 30-12-2023 15:44|Alboscuole|0 Commenti

di Alice Monetti 3^I – Il termine “Befana” deriva dal greco “Epifania”, ovvero “apparizione” o “manifestazione”. La Befana si festeggia il 6 gennaio, nel giorno dell’Epifania e chiude il periodo di vacanze natalizie. Nell’immaginario collettivo, la Befana è rappresentata da una vecchietta con il naso lungo e il mento aguzzo che, viaggiando su di una scopa, porta doni a tutti i bambini nella notte tra il 5 e il 6 di gennaio. Ma qual è la sua origine? Ci sono varie leggende che si collegano a questa figura e trovano le loro radici come sempre nelle vecchie credenze pagane trasformate poi dalla cristianità come le troviamo noi oggi. Si tratta di una figura popolare tipicamente italiana, poco conosciuta nel resto del mondo, che affonda le sue radici nei riti propiziatori pagani legati al solstizio d’inverno e al raccolto dell’anno nuovo. Essa era simbolo dell’anno appena passato: una strega dell’inverno che governava la metà oscura dell’anno, antica quanto la terra stessa. I doni che la strega portava, erano dei simboli di buon auspicio per l’anno che sarebbe iniziato. Secondo alcuni studiosi il nome Befana deriverebbe da un’antica festa romana che si svolgeva proprio a inizio anno in onore della dea Strenia e in cui ci si scambiavano doni (da cui nasce il termine “strenne”). Nella tradizione popolare campestre la notte dell’Epifania era considerata una notte magica: si diceva che gli animali parlassero. Per questo motivo alla vigilia dell’Epifania i contadini governavano con grande cura le loro bestie per evitare che nella magica notte parlassero male del padrone o del loro custode. Nella tradizione cristiana, la storia della befana è strettamente legata a quella dei Re Magi. La leggenda narra che i tre Re Magi, nel lungo viaggio per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino e non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchietta che indicò loro il cammino. I Re Magi, allora, invitarono la donna ad unirsi a loro, ma la vecchina rifiutò. Una volta che i Re Magi se ne furono andati, essa si pentì di non averli seguiti e allora preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, ma senza successo. La vecchietta, quindi, iniziò a bussare ad ogni porta, regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.

Da allora la Befana girerebbe il mondo, regalando dolci a chi è stato buono, o carbone. E infilando i doni nelle calze vicino al camino o appese per la casa.


Istituto Comprensivo Torquato Tasso di Salerno