di Elia Leoni, Classe 2^B. – Cari lettori e lettrici, quest’articolo è per tutti gli amanti dei gatti e soprattutto dedicato a loro cioè ai nostri piccoli amici animali. Spero che vi piaccia! Il gatto domestico è un piccolo animale appartenente alla famiglia dei felidi. E’ un animale che è molto sociale ed è territoriale, infatti vive in piccoli gruppi. Per la sua indole tranquilla è adatto per vivere in famiglia ed ama giocare con piccoli oggetti. I gatti cercano le coccole quando sono felici, strofinano il naso sulle persone che è il segno di impregnarle del loro odore. E’ carnivoro e quindi è un predatore che ricerca soprattutto piccoli roditori. Per la comunicazione utilizza piccoli vocalizzi, fusa e posizioni del corpo. Può essere addestrato ed eseguire istruzioni semplici. Ma da dove inizia la sua storia? – L’uomo inizia ad addomesticare il gatto in Mesopotamia quando l’antenato del gatto moderno, il Felis Lybica, si avvicina all’uomo in cerca di cibo. I gatti passano poi nelle mani degli antichi Egizi intorno al 3000 a.C. dove vennero nutriti in abbondanza e serviti da re perché venivano ritenuti l’incarnazione della Dea della Maternità Bastet. Gli Egizi aiutarono così a diffondere questa specie trasportandolo in giro insieme ai mercanti e agli eserciti. Il gatto è poi passato ai Greci attraverso i Fenici che avevano rubato alcuni esemplari agli egiziani. Si pensa che ci sia stato addirittura un mercato di gatti ad Atene il quale è citato da Aristofane, che era chiamato ailouros cioè che muove la coda. Ma furono propio i romani che fecero diffondere il gatto in Europa anche se nei reperti archeologici degli Etruschi sono state rinvenute delle statute in pietra di gatti, infatti portarono il gatto in tutti i territori da loro conquistati. Nel Medioevo il gatto era adorato dagli islamici ed inoltre era l’unico animale al quale era consentito di poter passeggiare liberamente tra le moschee. Propio per le particolari attenzioni ricevute dalla comunità pagana in Europa purtroppo il gatto diventò un simbolo del diavolo e un portatore di sfortuna specialmente quelli dal colore nero. Nel Rinascimento il gatto non venne particolarmente valorizzato ma nel periodo moderno, intorno al 20° secolo diventò simbolo di romanticismo. Attualmente insieme al cane è l’animale domestico più amato dalle famiglie.